Valcamonica, assalto a un portavalori: fermata la guardia giurata che guidava il mezzo blindato

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La quiete delle prime luci dell’alba di martedì 12 luglio in Valcamonica è stata rotta dall’assalto ad un portavalori. Così i Carabinieri della compagnia di Breno hanno bollato la testimonianza del conducente del mezzo portavalori contenente 370 mila euro in contanti destinati agli uffici postali e agli sportelli bancari della valle. Le dinamiche non sono ancora state chiarite, certo è che la versione sostenuta davanti ai carabinieri da parte dell’autista è sembrata fin da subito poco convincente. L’uomo bluffava: ha dichiarato infatti che, mentre procedeva col mezzo blindato nel suo tragitto all’altezza dei paesi di Ceto e Braone, una macchina gli aveva tagliato la strada e, sotto minaccia di due uomini armati, aveva aperto e consegnato il denaro contenuto in cinque valigette nel portavalori. Le varie incongruenze emerse dalla ricostruzione hanno portato così i carabinieri ad approfondire quanto accaduto. Emersa in questo modo almeno parte della verità dei fatti, si
è proceduto all’arresto della guardia giurata 41enne con l’accusa di furto aggravato. Le indagini sono ancora in corso, soprattutto per fare chiarezza sullo sviluppo della frode, sulle dinamiche alla base, sui partecipanti e forse sull’organizzazione criminale che l’ha sostenuta e premeditata. Resta da capire cosa abbia portato l’uomo a compiere una simile azione. Certo è che mancano all’appello i 370 mila euro inviati alle succursali postali e bancarie della Valcamonica. Adesso si procederà a rintracciarli.

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