“Scendiamo in piazza! Siamo contrari a nuovi inceneritori a Bergamo e in Regione Lombardia!”. Queste 14 parole rappresentano, in sintesi, il pensiero dei 46 sindaci della Bergamasca che nel pomeriggio di sabato 17 maggio scenderanno in campo (o meglio, in piazza) per dire ‘no’ al termovalorizzatore che la Montello Spa intende realizzare. La data scelta non è casuale, perché pochi giorni dopo avrà inizio la Conferenza dei Servizi chiamata a esprimersi sulla questione.
Da 41 a 46 sindaci
“I sindaci esprimono il loro parere negativo alla realizzazione dell’impianto perchè non necessario per la Provincia di Bergamo ed in ogni caso perchè aumenta evidentemente il rischio sanitario dei cittadini che risiedono nei territori interessati”.
Si chiudeva così la lettera sottoscritta a febbraio 2024 da 41 primi cittadini bergamaschi contrari all’inceneritore voluto dalla Montello Spa. Nel giro di poco più di un anno i 41 sono diventati 46: Alzano Lombardo, Bagnatica, Berzo San Fermo, Bianzano, Bolgare, Borgo di Terzo, Brusaporto, Carobbio degli Angeli, Casazza, Cavernago, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Chiuduno, Costa di Mezzate, Endine Gaiano, Entratico, Gaverina Terme, Gorlago, Gorle, Grassobbio, Grone, Grumello del Monte, Luzzana, Monasterolo del Castello, Nembro, Orio al Serio, Pradalunga, Ranica, Ranzanico, Scanzorosciate, Seriate, Spinone al Lago, Telgate, Torre Boldone, Torre de’ Roveri, Trescore Balneario, Vigano San Martino, Villa di Serio, Zandobbio, Albano Sant’Alessandro, Castelli Calepio, Montello, Mornico al Serio, Palosco, San Paolo d’Argon e (last but non least) Bergamo.
L’ultima a unirsi al fronte del no all’inceneritore è stata la sindaca di Bergamo. Trattandosi del capoluogo, si tratta di un ingresso ‘di peso’.
La sindaca di Cenate Sopra
“Sì, l’adesione della sindaca di Bergamo è ovviamente molto importante. Ed è proprio a Bergamo, in Piazza Vittorio Veneto, che noi sindaci ci troveremo il 17 maggio con la fascia tricolore per dire no al termovalorizzatore. Speriamo però – sottolinea la prima cittadina di Cenate Sopra Claudia Colleoni – che insieme a noi scendano in piazza anche molti dei nostri concittadini, perché questo darebbe ulteriore forza alla nostra posizione. Non si tratta di un corteo, ma di un presidio fisso. Il nostro scopo è di puntare i riflettori su questo fermo no al termovalorizzatore non solo dei sindaci, ma anche della cittadinanza, che invitiamo a unirsi a noi”.
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