martedì, 20 Maggio 2025, 3:01
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Almenno San Bartolomeo, in auto con un chilo e mezzo di hashish: arrestato

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Aveva nascosto un chilo e mezzo di hashish diviso in 15 panetti sotto il sedile posteriore quando, la sera del 14 maggio in via Canova ad Almeno San Bartolomeo, è stato fermato durante un servizio di controllo del territorio.

L’atteggiamento sospetto del 32enne marocchino che si trovava alla guida dell’auto ha portato i carabinieri di Almenno San Salvatore ad effettuare verifiche più approfondite trovando i 15 panetti di hashish per un valore che ammonta a diverse migliaia di euro.

L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e su disposizione del Pubblico Ministero è stato trasferito in carcere a Bergamo. Il 17 maggio, in occasione della convalida dell’arresto, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il divieto di dimora nella provincia di Bergamo per l’indagato. 

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SPORT – Luca Sana è il nuovo allenatore del Sovere Calcio

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Luca Sana è il nuovo allenatore del Sovere Calcio. L’annuncio ufficiale è arrivato nella mattinata di oggi, lunedì 19 maggio, dopo che nei giorni scorsi sempre sulle pagine social della società guidata da Riccardo Noris era apparso il saluto a mister Giuseppe Cattaneo, che ha guidato il Sovere nelle ultime due stagioni. 

“Con oltre 500 panchine all’attivo, Mister Sana porta con sé un bagaglio di esperienza e passione per il calcio dilettantistico e torna a Sovere, dove tutto è iniziato, per scrivere un nuovo capitolo della nostra storia. Bentornato a casa, Mister”, ha scritto la società.

Non è l’unica novità, infatti è stato presentato anche Gianluigi Pegurri come nuovo Direttore Tecnico della società.

“Figura di grande esperienza nel calcio dilettantistico lombardo, Pegurri ha ricoperto ruoli dirigenziali in tante realtà importanti, contribuendo con competenza, visione e passione alla crescita tecnica e organizzativa dei club. Ora è pronto a mettere la sua professionalità al servizio del progetto Sovere Calcio”, si legge.
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Regione, Giornata Verde Pulito 2025, iniziative in 114 Comuni lombardi

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Grande partecipazione l‘edizione 2025 della ‘Giornata del Verde Pulito’ che, con una concentrazione di eventi nel fine settimana del 17 e 18 maggio, ha visto l’adesione di 114 Comuni in tutta la Lombardia. L’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, ha espresso la sua soddisfazione per il successo dell’iniziativa, sottolineando in particolare il ruolo attivo e l’entusiasmo delle nuove generazioni, delle associazioni e di tutti i volontari.

“Il coinvolgimento trasversale di tutti i soggetti coinvolti – ha detto Maione – è un segnale concreto della crescente consapevolezza verso le tematiche ambientali e rappresenta uno stimolo fondamentale per proseguire con determinazione nelle politiche di sensibilizzazione“.

La ‘Giornata del Verde Pulito’, promossa dalla Regione Lombardia fin dal 1987, si conferma un appuntamento decisivo per informare, sensibilizzare e coinvolgere attivamente i cittadini sulle questioni ambientali, con un focus sul ruolo delle nuove generazioni come protagonisti del cambiamento.

“Iniziative come queste – ha sottolineato l’assessore – non sono semplici eventi, ma rappresentano momenti fondamentali di crescita culturale e di consapevolezza collettiva”.

“La volontà di mantenere pulito e curato il nostro territorio – ha quindi concluso Giorgio Maione – è il motore che anima questa grande sfida per costruire un futuro più verde per la nostra Lombardia”.

A questo link l’elenco dei Comuni che hanno aderito.

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Urgnano, l’organista Riccardo Castagnetti si esibirà al grande Serassi 1798 nella parrocchiale per l’ultimo concerto della rassegna “Tra cielo e terra. L’organo secondo Serassi”

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Terzo e conclusivo appuntamento della seconda edizione di “Tra cielo e terra. L’organo secondo Serassi”, la rassegna di concerti promossa dalla Parrocchia di Urgnano e affidata alla direzione artistica di Alessandro Bottelli, nata lo scorso anno per valorizzare il grandioso strumento a due tastiere costruito da Giuseppe II Serassi nel 1798. Il compito di intrattenere il pubblico con la persuasiva arte dell’interpretazione è stato affidato stavolta a Riccardo Castagnetti, modenese, che venerdì 23 maggio (con inizio alle ore 20.45) nella Chiesa parrocchiale dei Ss. Nazario e Celso si cimenterà in un programma vario e accattivante, dal titolo “Con rigore e fantasia”, in cui si alterneranno brani costruiti secondo le dotte regole del contrappunto e dell’imitazione canonica ad altri dalla forma più libera ed estroversa. Apre il concerto una delle più intense e celebrate fantasie corali del ciclo “Leipziger Choräle” (BWV 651). Qui Johann Sebastian Bach rielabora il corale pentecostale Komm, Heiliger Geist esposto dal pedale dell’organo, che simboleggia la forza dello Spirito Santo. La scrittura bachiana, caratterizzata da un florido linguaggio contrappuntistico, è ricca di significati teologici tradotti in musica. A seguire, dello stesso, la Pastorale BWV 590. Opera tra le più singolari del catalogo organistico bachiano, si distingue per il suo carattere intimista e quasi arcadico. I quattro movimenti evocano atmosfere rustiche, danze pastorali e una spiritualità quieta e luminosa. Il primo tempo, Pastorella, richiama lo stile delle zampogne natalizie; seguono due tempi centrali di vivace contrasto ritmico e un finale brillante. Di Georg Friedrich Haendel sarà proposta la Suite HWV 427, contraddistinta da una scrittura elegante e raffinata. Si prosegue con una selezione di Pezzi per orologio meccanico composti da Franz Joseph Haydn nel 1772. Come racconta Castagnetti: «Queste brevi miniature furono scritte per gli automi musicali, o orologi meccanici, diffusi nelle corti settecentesche. Nonostante la loro destinazione tali brani, caratterizzati da una vivacità e un’ironia tipicamente haydniane, sono spesso eseguiti all’organo. Tra i più curiosi: Der Dudelsack (La cornamusa), che imita il suono dello strumento popolare, e Der Kaffeeklatsch, ritratto musicale di una conversazione tra signore davanti a una tazza di caffè». Mozart è presente in scaletta con tre componimenti: l’Andante K 616, piccolo gioiello di grazia e leggerezza; la Fuga dal Kyrie del Requiem K 626, nella trascrizione organistica di Muzio Clementi; il Laudate Dominum (da Vesperae solennes de confessore K 339, originariamente per soprano, coro e orchestra, qui in un adattamento per organo che restituisce con efficacia l’eleganza del dialogo tra voce solista e accompagnamento orchestrale. Infine, del marchigiano Giovanni Morandi (1777–1856), il Rondò con imitazione de’ campanelli, pagina brillante e virtuosistica che evoca un paesaggio sonoro festoso. Vera chicca della serata sarà la prima esecuzione assoluta della Fantasia super “Christus vincit”, brano nuovissimo composto appositamente da Castagnetti tenendo conto delle peculiarità dell’organo Serassi di Urgnano. «Basata sul celebre canto liturgico “Christus vincit” in chiave moderna, la Fantasia coniuga la solennità del canto liturgico con l’elaborazione contrappuntistica di stampo bachiano, unendo in tal modo la dimensione sacra della memoria e della ricerca».

Nato nel 1977, Riccardo Castagnetti è diplomato cum laude in Composizione e in Organo al Conservatorio «A. Boito» di Parma, sotto la guida di Stefano Innocenti. Laureato in Filosofia e in Scienze religiose, ha conseguito il Dottorato in Arti visive, performative e mediali presso l’Università di Bologna. Ha seguito corsi di interpretazione organistica con William Porter, Luigi Ferdinando Tagliavini, Christopher Stembridge, Fausto Caporali, Liuwe Tamminga, Jürgen Essl. È attivo a livello concertistico come organista, clavicembalista e pianista. La sua produzione comprende brani solistici, vocali e strumentali, composizioni per piccoli ensembles e per orchestra, musiche di scena per spettacoli teatrali. Ha composto parte delle musiche per quintetto vocale del progetto OrAzione di Alessandro Bottelli, nato per valorizzare l’antica Chiesa di San Bernardino di Lallio (Bg), partecipando in qualità di compositore anche alla rassegna Box Organi. Suoni e parole d’autore e per ben due volte al progetto I colori dell’aria, con due brani per quartetto di saxofoni ispirati a dipinti di G. Diotti e G. B. Moroni. La Radio Svizzera Italiana ha prodotto un disco interamente dedicato a sue composizioni tastieristiche, eseguite da Stefano Innocenti e pubblicato dall’editrice Tactus. Alcune tra le sue creazioni per organo sono state pubblicate anche da La Bottega Discantica, da MV Cremona e dall’editrice Carrara. Ha inciso all’organo una raccolta di musiche mozartiane e un disco dedicato all’integrale delle opere per tastiera di Michelangelo Rossi per Brilliant. Le sue pubblicazioni si rivolgono soprattutto alla storia della musica del XVIII secolo, alla storia delle teorie musicali, alla prassi esecutiva e allo studio delle reti epistolari tra musicisti. I suoi ambiti di ricerca comprendono anche il ruolo della musica nella diplomazia culturale tra XIX-XX secolo e il rapporto tra musica e liturgia nel Novecento. È docente incaricato dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Emilia, nel quale tiene il corso «Teologia e musica». È stato Marie Skłodowska Curie Global Fellow della Harvard University e dell’Università di Modena-Reggio Emilia, nella quale è attualmente assegnista di ricerca con un progetto sul carteggio di Giambattista Martini.

La rassegna ha la media partner di Avvenire, Prima Bergamo, BergamoNews, araberara e Seilatv.

Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 388 58 63 106

CLUSONE – Stefania Giudici, neo presidente dell’Avis baradella: “Donare sangue diventa ricchezza per chi dà e per chi riceve. Nel 2024 sono state complessivamente 675 le donazioni raccolte tra sangue intero e plasma”

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Non c’è niente di più bello del gesto di ‘regalare’ un po’ di sé per dare vita e speranza a un’altra persona”.

Una frase, quella pronunciata dalla neo presidente dell’Avis comunale di Clusone, Stefania Giudici, che è tutta un programma. Parole che rappresentano il senso profondo della missione che da sette decenni contraddistingue questa importante associazione baradella.

La nuova presidente (da sempre impegnata professionalmente nella direzione amministrativa e gestionale di poliambulatori medici specialistici sui territori di Bergamo e Brescia) è stata eletta all’unanimità e rappresenta un volto nuovo, non facendo parte del precedente Consiglio Direttivo.

Sono onorata dell’incarico che assumo con grande entusiasmo e responsabilità – sottolinea Stefania Giudici – Con stima voglio ringraziare il vice presidente Giangiacomo Borelli per il suo operato in questi otto anni alla guida dell’associazione unitamente a tutto il Consiglio Direttivo dell’Avis di Clusone. Il nostro compito sarà quello di promuovere tutte le iniziative già consolidate negli anni sul territorio e di promuovere le nuove che struttureremo insieme a tutti i ‘vecchi’ e ‘nuovi’ tesserati Avisini. L’Avis è un’associazione di volontariato costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue. Donare è un gesto di grande solidarietà nei confronti di chi è veramente vulnerabile e ha bisogno d’aiuto. Con le donazioni, gli Avisini, caratterizzati da umiltà e riservatezza, insegnano che in una società come la nostra c’è ancora spazio per un’umanità vera, fatta di concretezza e altruismo”.

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TAVERNOLA – La Gina, infermiera per… vocazione volontaria per scelta. Dieci anni di sofferenza prima di avere finalmente due figli

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Si sale dopo il cimitero alla Foppa. Ma qui sarebbe località “Rusì”, sotto c’era la cascina di S. Pietro. Ma dai ricordi di ragazzo dove alla Foppa c’era una cascina in cui si faceva tappa per le “rogazioni”, adesso nuove case. Si sale. La casa di Luigia Pezzotti, per tutti Gina, è là in alto ed è un terrazzo sul lago che oggi è nebbioso e piovoso. Appena sotto c’è l’antica preziosa chiesa di S. Pietro che poi era l’antica parrocchiale di Tavernola. “Sono io la sagrestana della chiesa di S. Pietro”, dice mentre guardiamo giù il paese. Ha un problema alla spalla, operata a un tendine.

“La mia famiglia era di Bianica e lì sono nata. Ho fatto le scuole a Tavernola e poi sono stata in famiglia, i miei nonni avevano Negrignana e bisogna aiutare, poi sono stata in uno stabilimentino qui a Tavernola, facevano le calze… ma io volevo fare l’infermiera, ma mia mamma non voleva perché, diceva, non avevo il fisico perché c’era una signora che faceva l’infermiera ed era bella robusta, io non avevo quel fisico. Quando nel ’73 mi sono sposato ho fatto la scuola di infermiera a Trescore, si chiamava corso generico…”.

Ma da dove arriva la vocazione di infermiera?

“A me è sempre piaciuto, quella vicina lì che faceva l’infermiera raccontava delle cose che faceva e a me piaceva, ma mia mamma non era d’accordo, forse il fisico era una scusa, bisognava andare a lavorare. Fatto sta che quando mi sono sposata ho fatto quel corso a Trescore e poi sono andata a lavorare all’ospedale di Sarnico e lì ci sono stata 24 anni, reparto maternità e ginecologia , non so se per il mio carattere ma mi sono affezionata tanto, si lavorava bene”.

Le tavernolesi andavano a Sarnico o a Lovere a partorire?

“A Sarnico, o a Bergamo o a Sarnico, solo più tardi c’è stata l’alternativa di Lovere. Ne ho visti nascere tanti del mio paese…”.

Il marito? Dove l’ha conosciuto? Quando vi siete sposati?

“23-10-1973”. Le mogli ricordano sempre con precisioni le date… “Ci siamo conosciuti… beh, c’era la comitiva che veniva su da Predore e le ragazze che andavano a Predore. Ci si trovava giù ai giardini… poi qualche ragazza ha cominciato a sposare quelli di Predore e anch’io me lo sono tirato su…”. Il marito, Imerio Ghirardelli arriverà più tardi in casa. Gina intanto continua il racconto. “Lui ha fatto il militare, poi era rimasto solo, il papà era morto, la mamma si era risposta a Iseo, , lui aveva la casa, io non avevo ancora 20 anni e siamo andati ad abitare a Predore nei primi dieci anni. Quando sono venuta ad abitare qui a Tavernola ero gravida…”.

Ecco, Gina ha un figlio dopo dieci anni di matrimonio.

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ROGNO – Riaperta la bocciofila, in arrivo anche l’area camper

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Il 1° maggio, in concomitanza con l’inaugurazione della nuova pista di atletica a Rogno e la 50^ edizione della Marcia delle Viole, ha riaperto le sue porte la bocciofila.

Non c’è stata nessuna inaugurazione – spiega il sindaco Valerio Felice Franzoniperché nel bando di gestione è compresa anche l’area camper che è stata progettata ma non ancora realizzata. Bisognerà attendere la fine di questo mese o al massimo l’inizio di giugno e poi procederemo al taglio del nastro. Ad aggiudicarsi la gestione per dieci anni del centro…

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Mapello, fugge con 30 dosi di cocaina, arrestato 31enne

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Nel pomeriggio del 15 maggio, a Mapello, i Carabinieri della Stazione di Ponte San Pietro hanno arrestato un trentunenne di origini marocchine per reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

L’uomo, alla guida di un’utilitaria, non si è fermato all’alt imposto dai militari dando così inizio a un breve inseguimento. Durante la fuga, il giovane ha lanciato dal finestrino due contenitori in plastica con all’interno 30 dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 13 grammi.

Giunto in via Deledda, ha abbandonato l’auto tentando di proseguire la fuga a piedi, ma è stato raggiunto e bloccato dai carabinieri, che hanno rinvenuto 360 euro. L’uomo, con precedenti specifici e con il divieto di dimora in Provincia di Bergamo ancora in atto, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.

All’esito dell’udienza di convalida, il G.I.P. del Tribunale di Bergamo ha disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere.

Le indagini proseguono, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, per verificare eventuali collegamenti con ulteriori attività illecite.

LEFFE – Sem: “Ho assunto uno dei profughi, vive nella mia famiglia. Non sono stato bravo io, è lui che si è guadagnato tutto. Ora avrà permesso di soggiorno e potrà portare qui sua moglie e il suo bimbo”

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Sem è al lavoro, come ogni mattina, nella sua ditta, la Edilclass di Leffe, e al lavoro c’è anche L (iniziale di fantasia), ragazzo che fino a pochi giorni fa era alloggiato a Gavazzo, dove si trovavano i profughi poi smistati recentemente in altri centri del Veneto, dopo le polemiche sulla loro gestione. L però è rimasto qui, assunto da Sem (Santo Sem Bosio), L, 28 anni, originario del Burkina Faso, sposato, un bimbo piccolo, vive con la famiglia di Sem, in attesa che si liberi un appartamento sempre di Sem, a Leffe: “Ora vive a casa mia – commenta Sem – avevo il posto e quindi è con la mia famiglia. Ho un appartamento a Leffe e appena è pronto, il ragazzo andrà a vivere lì. Ora L è assunto, siamo aspettando la residenza e poi mi sono affidato al centro di Castione che seguirà tutta la pratica per fargli avere il permesso di soggiorno e a quel punto potrà portare qui moglie e figlio. Sono stato bravo? No, è lui che è stato bravo.

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IL CASO – 46 sindaci scendono in piazza. Colleoni (Cenate Sopra): “Fermo no all’inceneritore di Montello”

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Scendiamo in piazza! Siamo contrari a nuovi inceneritori a Bergamo e in Regione Lombardia!”. Queste 14 parole rappresentano, in sintesi, il pensiero dei 46 sindaci della Bergamasca che nel pomeriggio di sabato 17 maggio scenderanno in campo (o meglio, in piazza) per dire ‘no’ al termovalorizzatore che la Montello Spa intende realizzare. La data scelta non è casuale, perché pochi giorni dopo avrà inizio la Conferenza dei Servizi chiamata a esprimersi sulla questione.

Da 41 a 46 sindaci

I sindaci esprimono il loro parere negativo alla realizzazione dell’impianto perchè non necessario per la Provincia di Bergamo ed in ogni caso perchè aumenta evidentemente il rischio sanitario dei cittadini che risiedono nei territori interessati”.

Si chiudeva così la lettera sottoscritta a febbraio 2024 da 41 primi cittadini bergamaschi contrari all’inceneritore voluto dalla Montello Spa. Nel giro di poco più di un anno i 41 sono diventati 46: Alzano Lombardo, Bagnatica, Berzo San Fermo, Bianzano, Bolgare, Borgo di Terzo, Brusaporto, Carobbio degli Angeli, Casazza, Cavernago, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Chiuduno, Costa di Mezzate, Endine Gaiano, Entratico, Gaverina Terme, Gorlago, Gorle, Grassobbio, Grone, Grumello del Monte, Luzzana, Monasterolo del Castello, Nembro, Orio al Serio, Pradalunga, Ranica, Ranzanico, Scanzorosciate, Seriate, Spinone al Lago, Telgate, Torre Boldone, Torre de’ Roveri, Trescore Balneario, Vigano San Martino, Villa di Serio, Zandobbio, Albano Sant’Alessandro, Castelli Calepio, Montello, Mornico al Serio, Palosco, San Paolo d’Argon e (last but non least) Bergamo.

L’ultima a unirsi al fronte del no all’inceneritore è stata la sindaca di Bergamo. Trattandosi del capoluogo, si tratta di un ingresso ‘di peso’.

La sindaca di Cenate Sopra

Sì, l’adesione della sindaca di Bergamo è ovviamente molto importante. Ed è proprio a Bergamo, in Piazza Vittorio Veneto, che noi sindaci ci troveremo il 17 maggio con la fascia tricolore per dire no al termovalorizzatore. Speriamo però – sottolinea la prima cittadina di Cenate Sopra Claudia Colleoni che insieme a noi scendano in piazza anche molti dei nostri concittadini, perché questo darebbe ulteriore forza alla nostra posizione. Non si tratta di un corteo, ma di un presidio fisso. Il nostro scopo è di puntare i riflettori su questo fermo no al termovalorizzatore non solo dei sindaci, ma anche della cittadinanza, che invitiamo a unirsi a noi”.

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