IL CASO ROGNO – COSTA VOLPINO Un fil di ferro per fermare gli enduristi

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 Bonomelli: “Faremo un percorso per loro”. Colossi: “Amo le moto ma in quel posto non dovevano andare, ci sono delle regole”

Un filo di ferro teso per far male a qualcuno, e quel qualcuno sono enduristi, una marea di polemiche e un problema da risolvere. Perché comunque l’enduro nel nostro territorio e le moto in generale sono sempre andate per la maggiore. E quindi non si può chiudere un occhio, anzi, e così la questione filo di ferro, riporta a galla un problema che si trascina da anni, gli enduristi hanno bisogno di un percorso. Detto fatto. Il sindaco di Rogno Dario Colossi ha chiesto la nascita di un tavolo di lavoro per trovare una soluzione e per creare percorsi autorizzati: “Stiamo lavorando insieme – spiega il sindaco di Costa Volpino Mauro Bonomelliper risolvere questo problema e ora la proposta del sindaco di Rogno e la richiesta di convocazione in Comunità Montana, con le forze dell’ordine, i Motoclub, noi sindaci, per trovare insieme la soluzione”. Che dovrebbe essere quella di creare percorsi autorizzati. “Anche perché sul territorio di motociclisti e di associazioni di bikers ce ne sono tante, oltre che di ottimi risultati nelle gare”. Il sindaco Dario Colossi nei giorni scorsi è stato attaccato proprio per la questione del filo di ferro teso nel fiume Oglio: “Ho letto giorni fa un post relativamente al gravissimo episodio del fil di ferro presumibilmente messo a mò di trappola per gli enduristi nel gretto del Fiume Oglio – ha scritto Colossi – e ritenendo quello che ho letto in merito (comprese le ingiurie) non corrispondenti al vero o quantomeno parziali…

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