LOVERE – MEMORIA Il ricordo di Bigio Gotti: “Non suonava la grancassa ma lavorava con metodo e tenacia…”

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Anna Maria Garattini  

(ex sindaco di Lovere) 

Con Bigio Gatti se ne è andato un altro cittadino di Lovere che, per tutta la vita, ha testimoniato un grande amore per il suo paese. 

Ho scelto volutamente il termine ‘testimoniato’ perché l’amore di Bigio Gatti per Lovere non si è risolto in un sentimento coltivato intimamente e al massimo condiviso con pochi eletti, ma si è tradotto in impegno per la salvaguardia e la promozione della cittadina. 

Io ho conosciuto ed apprezzato Bigio nel ruolo di assessore alla cultura e al turismo durante il mio secondo mandato amministrativo. Bigio non suonava la grancassa ma lavorava con metodo e tenacia ed aveva idee chiare su quali iniziative proporre ed attuare (pur con la scarsità di mezzi finanziari di cui allora disponevamo) per espletare al meglio la sua funzione. 

Gli va riconosciuto il merito di aver saputo coinvolgere altre intelligenze locali nei suoi progetti.

In questo modo, ad esempio, sono nate alcune pubblicazioni su Lovere, pubblicazioni in più lingue quindi pensate per un’utenza forestiera ma dedicate anche ai Loveresi per ricordare e sottolineare la peculiarità del loro paese. Mi sembra giusto citare i titoli di queste opere: “Percorsi tra natura, 

arte, storia e vita di altri tempi”, “Guida ai luoghi sacri”, “L’ alba della città”. Quest’ultimo libretto raccoglieva le relazioni, tenute in più incontri, da ‘esperti ed appassionati’ locali sulla Lovere del 500, epoca in cui Lovere ambiva a ricoprire il ruolo di città. 

Desidero ricordare anche l’istituzione del premio Laurus da attribuire a cittadini loveresi distintisi per impegno culturale e sociale. Durante il nostro mandato fu consegnato alla prof.ssa Marina Capitanio, al dott. Giovanni Silini e all’ammiraglio Aliverti. 

E ancora devo sottolineare il ruolo fondamentale avuto da Bigio nel non facile percorso che ha portato Lovere ad essere inserita tra i ‘BORGHI PIÙ BELLI D’ ITALIA’: sua fu l’idea iniziale e suo il lavoro tenace che ha determinato il successo dell’iniziativa. 

Ma Bigio non aveva un’idea ‘campanilistica’ del suo ruolo. Era perfettamente consapevole che la promozione turistica di Lovere era strettamente collegata allo sviluppo del territorio circostante. Per questo motivo gli avevo affidato la delega di rappresentante dell’Alto Sebino all’interno del Consorzio dei Laghi, ruolo che ha svolto con la sua consueta determinazione…

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