IL CASO – Sovere “scopre” i suoi “tesori” (nascosti). Due nuove aree archeologiche in zona Santuario con una necropoli romana

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Un convegno. Che sarà mai un convegno? Roba da specialisti. Magari ci si infastidisce pure, va beh, hanno trovato qualcosa dell’Età del Ferro, dell’Età del Bronzo che si fatica a immaginare siano perfino esistite. E poi la storia. Un moto d’orgoglio per il proprio paese e domani ci si lamenta per la solita buca nell’asfalto, il Sindaco che ha mille grane e pochi soldi eccetera.

Sabato 12 ottobre a Lovere si parla di… Sovere. Nella sala affreschi dell’Accademia Tadini grandi nomi di studiosi dell’archeologia parleranno di “Insediamenti protostorici”, “Siti di età romana”, “Alla ricerca delle tracce della viabilità d’epoca romana”.

Il giorno dopo, domenica 13 ottobre una visita guidata alla zona archeologica “Madonna della Torre”. Ritrovo alle 9.30 sul sagrato della chiesa di San Martino e poi su verso il Santuario. Per scoprire che cosa?

Palazzi, convento, santuario

Sovere ha i suoi palazzi (poco pubblicizzati, quest’anno meno male che si è organizzato “Voci a Palazzo” con presentazione di autori e relativi libri in alcuni di questi ambienti storici), ha il suo Santuario (il primo santuario mariano della Diocesi di Bergamo, mica poco), ha il suo Convento (il primo costruito in Lombardia dai Frati Cappuccini), i suoi due borghi (poco valorizzati urbanisticamente) ma ha soprattutto un sito archeologico di prim’ordine. …

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