SOVERE – Don Angelo, 10 anni a Sovere: “Dopo il covid calo di fedeli ma la fede è speranza. Nuovo oratorio? È davvero un luogo di grande integrazione. Madonna della Torre: al giovedì don Carlo Lazzarini festeggia i 50 anni di sacerdozio. La mia è una presenza semplice, da uomo di strada…”

335

La tazza di latte col cacao amaro, il sole del primo mattino che entra dalla finestra, il pc sul tavolo e quel sapore di…Gesù un po’ dappertutto. Don Angelo Passera, decimo anno a Sovere, in mezzo di tutto e di più, anche il Covid, un oratorio nuovo e qualche acciacco fisico ma niente da fare, don Angelo non ha mai mollato e i soveresi la sua passione la respirano, ogni giorno, ogni volta che lo incontrano magari con la sua bicicletta che dispensa sorrisi o chiacchiere. Cominciamo, dieci anni a Sovere, andiamo avanti? “Non dipende da me” ma dipendesse da te? Andresti avanti? “Si, andrei avanti. Sono stati 10 anni intensi, sono arrivato come parroco di Sovere, poi sono diventato parroco di Bossico, poi per un certo periodo parroco anche a Sellere, Piazza e Bossico, poi sono arrivati alcuni sacerdoti a darmi una mano e attualmente sono qui da solo, mi sta dando una mano Don Antonio Caglioni ma non è qui fisso”. Un bilancio di questi primi 10 anni? “Dopo il covid c’è stata una pratica inferiore alla Chiesa. E’ cosi ovunque ma io lo dico sempre anche ai preti, la Chiesa è la Chiesa di Dio, facciamo quello che possiamo fare, ma non dobbiamo per forza tirare dentro la gente, io sono convinto che la fede cristiana ha un compito importante in un mondo che sa presentare solo paure e tende a spegnere la speranza. La fede invece tiene viva la speranza e la speranza è un aiuto prezioso”. Don Angelo racconta: “Questo è un mondo che dice A, pensa B e fa C. Penso ad esempio al discorso ecologica e green, alla fine è affluito in un discorso per investimenti, soldi per ottenere qualche cosa di diverso, non si puntato sul fatto che ognuno dovrebbe fare la sua parte. I giovani e i ragazzi alla fine, a volte in modo inconsapevole, sono i meno ecologisti di tutti, comprano a tutto spiano e quindi consumano, producono rifiuti e si spreca energia per nulla. Ma basterebbe cominciare ognuno nel suo piccolo, gettare le cartacce nei cestini, tenere pulito il proprio spazio…

SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 MAGGIO

pubblicità