CLUSONE – ANTONELLA LUZZANA – “Ho voluto i tre simboli, Olini è una risorsa, partiamo dall’ordinario per fare lo straordinario”

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Antonella Luzzana è pronta. O forse lo è sempre stata, sul fronte amministrativo non ha mia ceduto di un millimetro, tenace e con passione, quella che serve per candidarsi a sindaco: “Ho cominciato come assessore ai servizi sociali – spiega Antonella – poi vicensindaco e nel secondo mandato assessore ai servizi sociali, istruzione, alla cultura e al personale. Sono stata assessore in Comunità Montana quando presidente era Alberto Bigoni e ora sono presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’Alta Valle Seriana e Val di Scalve”.

Insomma, un curriculum amministrativo di tutto rispetto: “Ero già stato candidata nel 1994, poi però per motivi di lavoro sono dovuta andare via ma la passione mi è rimasta, e del resto in famiglia hanno tutti la stessa voglia di fare qualcosa per il proprio paese”. Lista di centro destra: “Sì, e ho voluto fortemente i tre simbolo, volevo che fosse chiara l’appartenenza politica”. Tu di che partito sei? “Forza Italia”.

Perché dovrebbero votarti? “Per l’impegno messo in questi dieci anni e per quello che abbiamo fatto”. In caso di vittoria sarai un sindaco a tempo pieno? “Ogni cosa che ho fatto l’ho fatta a tempo pieno, nel senso dell’impegno profuso, non ho mai trascurato nessun impegno politico e ho sempre cercato di dare il meglio”.

Cosa vorresti per Clusone: “Vorrei che fosse apprezzato per le potenzialità che ha, per me rimane il paese più bello del mondo. Quando vado da altre parti cerco di portare nei miei viaggi quell’identità che solo Clusone ha”. Oltre alla politica e alla famiglia quali sono le tue passioni? “I bambini”. Come sono i rapporti con la Parrocchia? “Buoni, c’è un confronto e un dialogo continuo rispettando da ambedue le parti la specificità dei ruoli”. Come è nata la lista? “Attorno ai tre simboli, una lista scelta collegialmente, tutti spinti dall’entusiasmo di fare qualcosa per Clusone”. In caso di vittoria avete deciso gli assessorati? “No, nel caso di vittoria ci siederemo dopo e in base a preferenze e competenze decideremo, adesso è giusto che in tutta tranquillità si giochino la partita tutti sulla stessa linea di partenza”. …

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