sovere INTERVISTA AL SINDACO Francesco Filippini oltre il… sindaco

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Francesco Filippini. 57 anni a ottobre. Un lavoro in banca dal 1980, quando era poco più che un ragazzo, direttore di Banca da anni, una famiglia che è la sua vera passione e poi il Comune, sindaco da 4 anni. Filippini, schivo quanto basta per non amare i riflettori ma attivo quanto basta per portare a casa risultati. Che dietro un sindaco c’è sempre e comunque un uomo.

Hai cominciato in banca che avevi 21 anni, ti piacciono i numeri?Mi piace lavorare in banca. Anche se come tutto il resto del mondo anche la banca è cambiata. Io però ci metto la stessa passione”. Te l’aspettavi fosse così fare il sindaco? “Così difficile no, la burocrazia, la scarsità di risorse, bisogna fare i conti con realtà che nel privato non ci sono”. Sei cambiato in questi 4 anni? “Non lo so, qualcuno dice di sì, dicono che sono diventato più ombroso, più riflessivo, magari è così perché la testa è impegnata a pensare a tante cose, io però penso di no”. Comune, famiglia, banca. Il resto, quali passioni hai? “Cantare mi piace molto, sono da una vita nel coro degli Alpini, anche se il tempo libero è sempre meno, quando non lavoro il Comune mi assorbe quasi tutto il resto del tempo, ci sono le normative da studiare, bisogna incontrare i sindaci, seguire l’attività amministrativa. Prima di fare il sindaco seguivo anche il calcio, per anni sono stato dirigente del Sovere calcio. Lo sport rimane sempre nel mio cuore”….

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