NEMBRO – Il sorriso di don Antonio. L’infanzia a Ciserano e il papà che lo aiutava a mettere il vestitino della festa. “Io mi innamoro della Parrocchia e della comunità che mi sono affidate”

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Grazie don Antonio. Porta con te la ricchezza degli anni trascorsi con noi!”. Questo messaggio, affisso all’ingresso della canonica di Ghisalba, testimonia l’affetto dei parrocchiani nei confronti di colui che per ben 13 anni è stato il loro pastore.

Lì vicino, si erge con fierezza la maestosa chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire con la sua impressionante facciata caratterizzata da un imponente colonnato.

In effetti – sottolinea don Antonio Guarnieri chi viene per la prima volta a Ghisalba rimane a bocca aperta nel vedere la chiesa. E’ molto bella, come, del resto, è molto bella quella di Nembro, dove avrò modo di celebrare la Messa nei prossimi anni”.

Il sacerdote, che proprio in questi giorni (il 27 settembre) compie 60 anni, sta infatti per traslocare in Valle Seriana, a Nembro (di cui è il nuovo arciprete al posto di don Santino Nicoli) portando con sé un ricco e pesante bagaglio di esperienza accumulato nei suoi primi 35 anni di sacerdozio.

Quella di Nembro è una Parrocchia molto grande. In pratica, insieme a quella di Gavarno, ha il doppio degli abitanti di Ghisalba. Mi sono chiesto: ‘riuscirò a portare avanti una realtà così grande?’. Ma, come sempre – sottolinea don Antonio – io mi affido al Signore, che conosce la nostra forza e anche le nostre debolezze. A Nembro, non appena avrò fatto il mio ingresso, curerò da subito le relazioni con le persone, con gli altri preti e con i parrocchiani, con cordialità e fraternità. Vorrei che le persone sentissero subito questa mia attenzione nei loro confronti, sapendo che il loro arciprete è lì, vicino a loro, alle loro necessità, alle loro gioie e ai loro dolori. Magari non sarò in grado di risolvere chissà cosa, ma vorrei che si sentisse subito questa mia vicinanza”…

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