Intervista al vescovo di bergamo MONS. FRANCESCO BESCHI “La colonna sonora di questa Chiesa è la Sesta sinfonia di Beethoven… Quando incontro il Papa respiro la sua potenza d’amore”

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Anticipiamo l’inizio della lunga intervista al vescovo di Bergamo che pubblichiamo su Araberara in questo numero.

 

Monsignor Francesco Beschi dal Colle guarda la “sua” Chiesa cambiare. E dal Colle scende appena può, va nelle parrocchie, nelle Missioni. La Chiesa sta cambiando. Il suo messaggio è sempre dirompente ma fatica a farsi largo nella miriade di messaggi di morte, violenza, paura, guerra, minaccia, rabbia, impotenza, ingiustizia. E’ un mondo che gira su se stesso senza mai incontrare la speranza. Lo Spirito (o chi per esso) ha mandato un Papa che sta ridando profondità di orizzonte alla Chiesa. E, come si disse di Papa Giovanni, “venne un uomo”. L’uomo, il Papa della speranza e della misericordia, il vocabolo controvento posto a tema dell’Anno Santo.

Accelerare il passo”

Pomeriggio di un lunedì di fine Quaresima, mons. Francesco Beschi è nella sua Curia. Fuori piove, quella pioggia tiepida di primavera che sembra poter annunciare il tutto. La venuta. L’alba perenne.

Durante la Messa l’invocazione per la Chiesa “perché tu le dia pace e la protegga”, prosegue invitando a pregare per “il nostro Papa Francesco, il nostro Vescovo Francesco…”. Una sintonia oltre che un’omonimia?

Più che una sintonia, un dono, lo avverto come una vicinanza di un dono dettato da un nome che io ho ricevuto e che il Papa si è dato. Mi piace pensare che non sia una coincidenza ma un dono e uno stimolo per continuità di sentimenti e di speranza. Sento che questa ripetizione del nome non è soltanto un caso”.

In questi due anni l’invocazione ha prodotto un cambiamento che si è avvertito. Ma è un’impressione sbagliata quella diffusa, vale a dire che è cambiato il Papa ma la Chiesa non è (non ancora) cambiata?“Io credo che Papa Francesco abbia raccolto questa istanza di rinnovamento e di riforma che stava tanto a cuore anche a Papa Benedetto con uno stile diverso, che è frutto di esperienze diverse di questi due Papi. Certamente l’impulso quotidiano che ci viene da Papa Francesco è quello di una riforma costante e pertinente. E io rimango ammirato; è capace di toccare tasti che diventano opportunità evidenti di cambiamento. Certo, la Chiesa, tutta insieme, è chiamata in questo momento ad accelerare il passo, consapevole che la provocazione è molto forte: io lo ritengo un grande dono, mi sembra di avvertirlo nella coscienza di tutti i preti che io incontro ma anche come segno di speranza per tanti laici”.

i 15 peccati della curia

Papa Francesco ha avuto parole forti sulla Curia. L’ha definita “l’ultima Corte d’Europa”. Se lo avesse detto un anarchico di fine ottocento, quelli che attentavano alla vita dei regnanti ci stava. Ma che lo dica il successore del Papa-Re (ricorda i film di Luigi Magni) è perlomeno sorprendente. Ha parlato di “epidemia della Curia”, del sentirsi “immortali”, di “narcisismo del potere”“Penso che ci siano alcuni, non solo nella Curia, che manifestano delle perplessità nei confronti delle azioni e delle parole del Papa, anche riserve e resistenze.Le sue sono parole forti che hanno sempre risonanza diffusa e particolare, anche perché le dice lui che è il Papa e perché si rivolge ai suoi primi collaboratori che partecipano con lui alla guida della Chiesa universale. Quando si rivolge a loro in maniera forte è chiaro che la risonanza riecheggia ovunque. Io debbo confessare che leggo il famoso esame di coscienza in 15 punti che ha diffuso prima di Natale, e questi interventi alla luce degli incontri che ho avuto con lui. Perché il Papa trasmette amore; usa sempre parole molto esigenti nei confronti di tutti, ma questa esigenza non è punitiva, non è un giudizio, ma un’espressione di un grande amore. Quando si avvicina personalmente il Papa si sente questa potenza d’amore. Una potenza che lascia stupiti. Bisogna leggere le sue parole in questa chiave. In una chiave d’amore. Questo è determinante. Le intenzioni del Papa sono quelle di un rinnovamento nell’amore”.

LA CURIA DI BERGAMO

La Curia romana ha fotocopie anche in molte Diocesi, e quella di Bergamo, per tradizione, è una di quelle. Com’è la sua… Corte? “Non è una Corte. E’ una realtà che sta facendo uno sforzo per rispondere in maniera più adeguata (…)

SU ARABERARA IN EDICOLA PAGG. 2-3

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