“Non voglio morire qui dentro.. e non sono morto!”. Quello che ci propone Davide Bortolotti, arzillo novantatreenne di Cene, è un lungo viaggio indietro nel tempo. Un viaggio nella memoria di quegli anni tragici della Seconda Guerra Mondiale. Un viaggio drammatico, ma al tempo stesso affascinante, di cui Davide è ormai uno dei pochi testimoni viventi. Il 27 gennaio, nell’Aula Magna dell’Università di Bergamo, c’era anche lui, insieme ad altri, a ricevere la medaglia d’onore conferita dalla Presidenza della Repubblica a quegli italiani che tra il 1943 ed il 1945 erano stati deportati nei campi di concentramento tedeschi.
“E’ stata una…
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