ALTA VALLE E VAL DI SCALVE – L’INTERVISTA – Maurizio Forchini, rieletto presidente di Promoserio, tra giochi politici e la prova di ‘resistenza’ del turismo nostrano contro il Covid

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Alla fine è stato rieletto. Che poi una fine non è, ma un nuovo inizio, con buona pace dei ‘gufi’ che ora come avviene sempre in questi casi si allineeranno. Maurizio Forchini continua a guidare Promoserio, una guida su terreni scoscesi e pieni di incognite, il covid ha disseminato la strada di chi fa turismo di mille posti di blocco. E i posti di blocco si superano con tutte le carte in regola. Forchini le ha. E gioca la sua mano.

Il clima non è certo quello della precedente elezione, dove erano volati gli stracci e anche qualcosa d’altro. Tutto sembra e in certi versi è, molto più disteso. E da qui si riparte: “C’è un clima di fiducia con gli enti con cui abbiamo lavorato e andremo a lavorare – commenta Forchini – dalla Comunità Montana al Gal, avevamo bisogno di una controprova perché ci sono state punzecchiature che hanno però portato a un’unione forte del gruppo di lavoro, persone che hanno messo le basi per costruire un modo di pensare a vantaggio dei nostri territori, questo è l’obiettivo che ci siamo posti, questo è l’obiettivo con cui si andrà avanti”.

Forchini ha le idee chiare in un momento dove il Covid sta appannando un po’ tutto e tutti: “La squadra che abbiamo creato è composta di persone che in futuro possono continuare a valorizzare Promoserio e a dargli quella continuità creativa indispensabile per crescere e non fermarsi mai. Una ricerca di attenzioni, idee, progettualità. E’ facile pensare dal fuori a Promoserio come una cosa da poco, in realtà è un crocevia di tanti interessi, iniziative, aspettative, dove gli operatori, i soci, i Comuni, devono essere attenti a questi punti più che agli interessi personali di Tizio o Caio, dobbiamo valorizzare lo spirito comune della Val Seriana, della Val di Scalve, farle conoscere, creare i presupposti che diventino attrattive, non è solo la gestione di Infopoint. Con il Gal, con il Parco delle Orobie abbiamo creato una strategia con una visione condivisa dove ogni organismo deve fare la sua parte e i risultati sono arrivati e stanno arrivando. Penso ad esempio al lavoro che abbiam fatto con il Gal di sviluppare alcuni temi, come la Formagella della Valseriana o al lavoro che stiamo facendo con Albino per sostenere la realizzazione delle celebrazioni per il Cinquecentenario del Moroni. Stiamo lavorando con il Gal del territorio per rilanciare le botteghe di paese, aiutarle a superare le difficoltà di questo periodo, costruire una multisettorialità delle botteghe, incentivare i giovani a creare opportunità di lavoro. Promoserio non fa solo promozione come qualcuno pensa, ma progetti di marketing territoriali, lavorando a stretto contatto con aziende ed operatori, questo è un disegno su cui stiamo lavorando da parecchi mesi anche in collaborazione con Vivi Ardesio, un lavoro molto positivo e all’interno di un gruppo di lavoro che si sta incontrando da sei mesi, si dialoga, ci si confronta, ognuno ha le sue idee, le espone, ci si confronta, una visione complessiva senza la quale si rischia di rimanere fermi nel proprio orticello”….

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