Alluvione Val Camonica – Il sindaco di Niardo: “16 fabbricati inagibili. Spero che ci venga concessa la calamità naturale”

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Niardo e Braone, i due paesi della Media Valle Camonica accomunati dalla disastrosa alluvione dei giorni scorsi, si leccano le ferite. Volontari e residenti stanno cercando di riportare alla normalità strade, giardini, garage, abitazioni, togliendo fango, sassi e detriti che hanno invaso alcune zone dei due paesi a causa dell’esondazione dei torrenti Re e Cobello.

Spiega il sindaco di Niardo Carlo Sacristani: “Qui è dura. Spero che gli enti superiori ci concedano la calamità naturale, in quanto se non dovessero concederla mi chiedo cosa doveva succedere di peggio rispetto a quello che è accaduto da noi. La crisi aveva già colpito duramente le nostre famiglie e le nostre attività, pertanto una mancata concessione comporterebbe una mancanza di risarcimento danni che appesantirebbe ulteriormente la situazione“.

Il primo cittadino parla anche della situazione di chi ha dovuto lasciare la sua abitazione: “Attualmente ci sono 16 fabbricati inagibili. Alcune persone hanno dormito da parenti o amici e altre negli appartamenti messi a disposizione dall’associazione Pro-Casa Anziani Onlus“.

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