SARNICO – INTERVISTA AL RESPONSABILE DI ZONA DI FRATELLI D’ITALIA – Renato Santin: “Dal Msi a FdI. Ai tempi del 4% eravamo rimasti in pochi. Adesso arrivano in porto troppe… navi mercantili. La Plebani? Se vuole iscriversi si mette in fila come tutti”

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E’ Presidente del Circolo di Fratelli d’Italia di Sarnico e portavoce del Basso Sebino. Ha contribuito alla costituzione dei Circoli di Credaro e Villongo, attualmente sta lavorando, assieme al Presidente Provinciale Andrea Tremaglia, anche alla costituzione dei circoli dell’Alto Sebino (Lovere e Costa Volpino). Fuori dalla politica è illustratore di libri per bambini e ragazzi, grafico e vignettista satirico.

Anche da lui dipenderà la prossima primavera la scelta del candidato sindaco del centrodestra a Sarnico. “Sarnico ha una lunga tradizione di centrodestra”. Infatti (vedi scheda).

Renato Santin, 61 anni, è tornato in campo aperto, portandosi dietro una lunga storia di militante di destra, nata negli anni ’70 a Milano dove, giovanissimo, si iscrive al Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del MSI): “Il mio mentore è Ignazio La Russa, grande amico. Ci divide solo la fede calcistica… lui interista e io milanista!”.

Il tempo sembra aver ammorbidito i toni: “Quando parlo ai giovani dico sempre che sono fortunati a vivere questi tempi di serenità politica, in cui, a volte, ci si scontra verbalmente senza andare oltre; gli anni che ha vissuto la mia generazione sono stati tragici e dolorosi. Noi militanti della ‘Fiamma’ lasciammo 21 ragazzi morti ammazzati in tutta Italia la cui sola colpa fu quella di essere di Destra. Io stesso venni aggredito a scuola…”.

Santin a quei tempi era dirigente provinciale del FdG milanese, carica che ricoprì sino al 1988, anno in cui, “per amore”, si trasferì a Sarnico.

Nella Federazione Bergamasca ha ricoperto la carica di dirigente provinciale del MSI e poi, dopo la svolta di Fiuggi, di Alleanza Nazionale, collaborando costantemente con Mirko Tremaglia e poi con il figlio Marzio Tremaglia. E adesso con Andrea Tremaglia.

La nascita del PdL però non lo aveva entusiasmato e, dopo solo un anno, si era preso qualche tempo di pausa dalla politica attiva, sino a riprendere dove aveva lasciato, tra le fila di Fratelli d’Italia.

“Fratelli d’Italia è il partito che riprende l’eredità di quelli che furono il Movimento Sociale Italiano e, poi, Alleanza Nazionale. La costituzione del Circolo a Sarnico ridà voce a un’area di militanti e cittadini che si sono da sempre riconosciuti nella Destra Nazionale e Patriottica che, nel Basso Sebino, e in particolare a Sarnico, ha sempre ottenuto lusinghieri consensi. Il Circolo è nato tra la fine del 2017 e il 2018; a quei tempi il consenso era basso (attorno al 4%) e, quindi, non avevamo certo la fila di persone che chiedevano l’iscrizione. Adesso molto è cambiato e, con la percentuale di consensi schizzata quasi al 30% nazionale, anche il numero degli iscritti è in continua crescita… per quanto mi riguarda, guardo e guarderò con simpatia i nuovi arrivi (ci mancherebbe!), ma vigilerò con attenzione affinché non vi sia chi consideri questo partito un ‘porto di mare’ dove ormeggiare le proprie ‘navi mercantili’ e poi, se il vento dovesse cambiare, tornarsene a solcare altri mari… il nostro partito non è un taxi su cui si sale e si scende a proprio piacimento. La ‘Fiamma’, anche se piccola, è ancora lì, come una sentinella!”.

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