LOVERE – Via Paglia. Si riapre a giorni ma l’Anas non sembrerebbe intenzionata a mettere soldi e rimpalla la responsabilità alla ditta che stava lavorando. Foresti: “Serve un confronto e un dialogo costruttivo”

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Via Giorgio Paglia continua a boccheggiare, cosi come le attività commerciali sul confine tra Lovere e Castro che dal giorno dell’improvviso crollo della strada, la notte tra il sette e l’otto marzo. Un cedimento nella zona di Cornasola, dove erano in corso da qualche settimana lavori per rinforzare l’area fragile tra il porto e Via Nazionale, un’operazione da quasi due milioni di euro. Un crollo che ha mandato in tilt traffico ed economia della zona, con la Lucchini in primis in grossa difficoltà per raggiungere lo stabilimento con i mezzi pesanti. In questi giorni ne sono state scritte di cotte e di crude, intanto l’Amministrazione comunale ha commissionato con proprie risorse un progetto di intervento sulla cascata per un importo di 130.000 euro. “Non è un caso – ha scritto in un comunicato – che il cedimento della passerella sia esattamente avvenuto in prossimità del semaforo antistante l’ostello, proprio nel punto esatto in cui l’acqua proveniente dalla cascata di Via Nazionale scavalcava Via Paglia per riservarsi sulla scarpata che sosteneva la passerella in via del Cantiere”. Ma intanto è trapelata una notizia da fonti certe, usiamo ugualmente il condizionale, sembrerebbe che Anas non sia intenzionata a mettere un euro per sistemare il danno perchè secondo loro la responsabilità sarebbe della ditta che stava effettuando i lavori che erano in corso. Insomma, ci saranno contenziosi che potrebbero durare molto ma intanto la situazione va sistemata. E come comunicato sia dall’amministrazione di Lovere che da quella di Castro, la strada dovrebbe riaprire il 10 aprile, intanto da qualche giorno è stato predisposto il doppio senso su Via Bergamo, la strada che sale verso località Poltragno, lasciando cosi un collegamento con Castro. A subire i maggiori danni sono i locali e le attività commerciali che si trovano in zona: “Abbiamo avuto notevole calo di clienti – spiega il titolare del Bingo –  nessuno ha parlato della zona del porto turistico …e molte persone non sanno ancora che è aperta via Bergamo in doppio senso”.

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