IL CASO – Il Coronavirus e Nembro, il paese più colpito della Bergamasca. Un viaggio tra i nembresi, preoccupazione e voglia di normalità: “Sembra che siamo tutti appestati… ci guardano in cagnesco”

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Vai a Nembro? Ma no, non andare… ma lo sai che laggiù prendi il Coronavirus? E poi, non ci sarà in giro nessuno, perché tutti saranno chiusi nelle loro case…”.

In un bar della Val Cavallina, seduto davanti ad una tazza di cappuccino, mi viene detto questo dalla giovane cameriera, dopo che le ho detto “sto andando a Nembro”. Sì, Nembro, il Comune bergamasco più colpito dal virus importato dalla Cina.

Da quello che un tempo era definito “Celeste Impero”, il Covid-19 è sbarcato (o meglio, è atterrato) nel “Bel Paese” e sulle sponde del Serio ha posato le sue tende lasciando sul campo , decine di contagiati e, purtroppo, alcuni morti.

Attraverso la Val Rossa, passo per Cene e Pradalunga, poi, finalmente, ecco Nembro… SU ARABERARA IN EDICOLA DA VENERDI 6 MARZO

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