IL CASO/2 – Castelli Calepio ma anche Pesaro: quando gli imprenditori comprano i test sierologici e scoprono che tantissimi dipendenti sono positivi

13960

14.500 euro spesi dal patron del Gruppo Mazza di Castelli Calepio, Giuseppe Mazza per i test sierologici di 295 dipendenti (50 euro a test) e 18.000 euro spesi da Massimo Cecchini amministratore delegato di Str Automotive per 300 test anche se ne sono arrivati solo 48 ma il risultato su tutti e due i fronti è sconvolgente. Cominciamo dal Gruppo Mazza dove i test hanno rilevato che i positivi sono il 18%, cioè una cinquantina di dipendenti. I test sono stati effettuati all’inizio del mese di aprile e il risultato è stato sorprendente perché a parte alcuni casi di influenza i lavoratori stavano tutti bene. Insomma, asintomatici. La stessa cosa è successa a Pesaro, dove un imprenditore ha deciso di acquistare test sierologici per controllare le condizioni di salute di tutti i suoi dipendenti. Si tratta di Massimo Cecchini, ad di Str Automotive, che ha spiegato: ‘Solo gestendo il virus e facendo i test sierologici a tutti i dipendenti, la nostra economia potrà ripartire’. Il manager, che gestisce un’azienda che produce componenti per auto in poliuretano, ha acquistato dalla Cina 300 kit di screening, per un costo totale di 18mila euro…

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 24 APRILE

pubblicità