ALTO SEBINO – Momo e Luca, un anno dopo, quell’abbraccio che mette a tacere le urla chiassose degli adulti

377

Le urla sugli spalti. Gli insulti anche fuori dallo stadio. Le risse che continuano sui social. Il calcio giovanile è diventato sempre più un’arena e sempre meno un luogo di crescita e divertimento. E quindi quando capita quello che è successo due domeniche fa durante una partita del campionato degli Allievi Provinciali Under 17, il mondo sembra decisamente migliore. O forse lo è davvero. Perché poi finisce sempre così, che in mezzo a tutto questo vociare, gli insegnamenti migliori non arrivano da chi gli insegnamenti dovrebbe darli davvero, ma arrivano da chi ancora vede sogni e meraviglie davanti a sé: i ragazzi. La partita Alto Sebino – Passirano è finita da pochi secondi, un ragazzo del Passirano, Mohammed si aggira per il campo, cerca qualcuno, lo trova, si avvicina a Luca Tarzia, coetaneo dell’Alto Sebino, una pacca sulla spalla, due chiacchiere in campo e un abbraccio, intenso, silenzioso, che dice tutto. E quel tutto lo spieghiamo qui. Un anno fa, era il 21 aprile, un giovedì pomeriggio, si giocava ancora Alto Sebino Passirano, ultima di campionato, un recupero infrasettimanale di una partita che era stata rinviata. A raccontare quello che è successo è Marcella Peloni, la mamma di Luca, che alle partite di Luca ci va quasi sempre, lei o il papà di Luca, ma quel giorno, turno di campionato infrasettimanale le cose si complicano: “Io ero al lavoro – racconta Marcella – e Denis, il papà di Luca è andato al campo ma ha dovuto assentarsi per una visita. Mi arriva una telefonata dove mi dicono che Luca si è morsicato la lingua cadendo e che ha preso una testata e che ha perso conoscenza per qualche minuto….

SUL NUMERO IN USCITA 7 APRILE

pubblicità