RANICA – Il faccia a faccia. La sindaca Mariagrazia si racconta: l’infanzia, ‘Famiglia Cristiana’, le Magistrali, dal 1° settembre vado in pensione. Voglio che la gente viva bene a Ranica

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Tra le parole con cui si racconta Mariagrazia Vergani, 61 anni, colpisce la frequenza con cui ricorre il termine ‘partecipazione’: “Sì, perché si tratta di un atteggiamento che caratterizza tutto il mio percorso di vita – annuisce sorridendo la prima cittadina – , anzi, è un modo di essere che ho respirato fin da bambina nella grande famiglia allargata in cui sono cresciuta, con mamma Natalina, papà Paolo, mia sorella Anna, mio fratello Maurizio, la nonna e due zii…una ‘tribù’ accudita con piglio deciso ma dolce di mia madre, casalinga dalle larghe vedute e dalla grande generosità, punto di riferimento per tutta la contrada, alla quale vicini e non ricorrevano per farsi fare le iniezioni, per un consiglio, per le tante altre necessità della piccola comunità che usciva dal conflitto e si avviava verso la modernità ed il benessere.  La mamma veniva a sua volta da una famiglia numerosa – erano sette sorelle – e praticava  la prossimità concretamente, senza tanti discorsi, e così la insegnava anche a noi. Per esempio, ricordo che una volta, sapendo che dopo il ricovero in ospedale del marito malato una nostra anziana vicina aveva paura a rimanere in casa da sola, la mamma mi mandava da lei a dormire la notte in modo da starle vicina… Pur oberata di lavoro nella grande casa piena di persone e di vita, trovava anche il tempo di fare l’attivista per “Famiglia Cristiana” e l’Azione Cattolica, e di interessarsi fattivamente di tutte le vicende, liete e tristi del paese, intervenendo a dare una mano a chiunque ne avesse bisogno…Tutto questo mi ha fatto crescere in mezzo ad esperienze umanamente arricchenti, ed anche il mio impegno attuale per la mia comunità ha sicuramente radici in quel clima di reciprocità e di prossimità che oggi purtroppo si va perdendo anche nei nostri paesi. Un clima che ha ‘contagiato del resto anche mio fratello Maurizio, che in passato si è impegnato nell’Amministrazione comunale nel ruolo di  consigliere di minoranza e di capogruppo, così come mia sorella Anna che per un certo periodo ha fatto l’assessore. Devo aggiungere che alla mia formazione hanno inoltre sicuramente contribuito, oltre alla mia famiglia, anche le diverse esperienze nel sociale che hanno caratterizzato la mia adolescenza, dall’Oratorio al CRE, dai campi-scuola alle giornate di studio sui vari problemi: ho vissuto tante situazioni belle ma anche faticose, prendendone consapevolezza e rafforzando il desiderio di ‘esserci’, di darmi da fare per migliorare le cose”.

Una volta cresciuta, Mariagrazia  si diploma all’Istituto Magistrale di Bergamo e comincia a fare l’assistente  di un gruppo di ragazzi disabili, insieme ad altri volontari e genitori; continua a studiare e vince i concorsi per insegnare nella Scuola dell’Infanzia e in quella Primaria. Fino al ’90 si distacca dall’insegnamento  per un’ esperienza di sette anni di impegno nel sindacato, poi rientra in servizio, senza però abbandonare il mondo sindacale: è membro del Consiglio Scolastico Distrettuale, lavora negli organismi nazionali  e viene candidata, per la scuola dell’Infanzia, al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, carica che però non ricopre perché nel frattempo è passata alla Primaria…

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