PREMOLO – La testimonianza di un medico di base sopravvissuto al Covid 19, il dott. Roberto Sala: “Solo ora mi rendo conto del tremendo rischio che ho corso”

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Racconta un’esperienza che a chi ascolta fa venire i brividi, eppure lo fa con una calma e una lucidità impressionanti da parte di una persona che ha attraversato l’inferno e non ne è ancora uscito del tutto.

“Forse perché sono fondamentalmente un ottimista – dice il dott. Roberto Sala, 69 anni, di origini monzesi, medico di base da decenni a Ponte Nossa e a Premolo – e perché, non avendo mai avuto mancanza di respiro, ho sempre pensato di essere affetto da una patologia non mortale. Solo ora mi rendo conto del tremendo rischio che ho corso”.

Ma andiamo con ordine:

“All’inizio, proprio il primo giorno del marzo scorso, ho avuto episodi di febbre intermittente che sono durati una settimana: passavo dai 39 gradi ai 37,5, pensavo ad un’influenza. Allora ho chiesto di essere sostituito e il venerdì sono tornato a casa, come facevo ad ogni week-end (ad Agrate, dove ha moglie e due figlie ormai grandi, n.d.r.), stando però alla larga dalle mie donne perché qualche dubbio cominciavo ad averlo, visto che qualche tempo prima avevo visitato un paziente che sospettavo positivo al Covid 19 senza mettermi né mascherine né guanti ed aspettavo l’esito del tampone che avevo richiesto per lui…

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