PARRE – GRETA, che presta la sua…. penna a chi non ce l’ha per scrivere all’ATS

520

 “L’esperienza allucinante con l’ATS l’ho vissuta coi miei nonni, entrambi malati di Covid 19: contattare il medico di base è stato un delirio, niente medici di guardia, nessuna visita… E quando finalmente è arrivato il 112 per portarsi via il nonno era troppo tardi, la sua situazione era ormai irreversibile ed è stato palliato in casa… Quanto alla nonna, molto debilitata e con una gran tosse, dal medico sostituto del medico di base ha dovuto portarcela mia mamma, ma niente visite, solo chiacchiere ed apprezzamenti fuori luogo da parte del dottore, con la prescrizione di alcune medicine delle quali la farmacista si è accorta che erano sbagliate… E quando mia mamma è tornata in ambulatorio per farsele correggere, il medico si è limitato ad altre battute di cattivo gusto, non una parola sull’esigenza che i famigliari   prendessero  le precauzioni del caso e men che meno la prescrizione di un tampone… Ho poi saputo che lo stesso medico ha rinunciato all’incarico con la motivazione che la gente non lo rispettava…”.

Greta Meraviglia ha 30 anni e vive a Padova dove si è laureata in Psicologia e dove lavora. A trovare la mamma e i nonni a Parre ci torna spesso, soprattutto d’estate, quando dà anche una mano ai ragazzi della Pro Loco.

L’esperienza della malattia dei suoi nonni l’ha vissuta giorno per giorno tramite il  filo diretto con la madre ed ora, ripensandoci, ha deciso di scriverla passo per passo e di mandarla, per conoscenza, all’ATS di competenza.

“Non è giusto che si passino comportamenti così gravi sotto silenzio, ma la gente dei nostri paesi  è abituata a tacere e siccome ha rispetto per i medici, e in genere per chi ricopre incarichi di responsabilità, non osa criticarli e men che meno contraddirli..

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 8 MAGGIO

pubblicità