CASTELLI CALEPIO – Manifesti, contromanifesti e accuse, da quell’assessore dimesso alla ‘diffusione di notizie fuorvianti’

494

Manifesti, contromanifesti, repliche, attacchi. In mezzo i cittadini di Castelli Calepio che perlomeno non si annoiano, almeno sul fronte amministrativo. Ricostruiamo la cronaca degli ultimi 15 giorni, in consiglio comunale bisogna trovare il sostituto di Fiorenzo Falconi, il consigliere assessore che si è dimesso ma il sostituto non è stato trovato: “Il consigliere/assessore di maggioranza Fiorenzo Falconi – scrive la minoranza di Castelli Calepio Cambia –  dimessosi il 18 maggio u.s. a seguito delle fortissime proteste della popolazione di Cividino-Quintano, conseguenti all’approvazione da parte della sola maggioranza del c.d. ‘SUAP-Suardi’, e conseguente previsione di realizzazione di un impianto trattamento rifiuti in Via Badie. Potevano subentrare, come nuovo consigliere comunale di maggioranza, nell’ordine delle preferenze ottenute, Gabriele Colombi (di Cividino), oppure Angelo Pagani (di Tagliuno), oppure Claudia Strabla (di Cividino). Uno dopo l’altro, in successione, dopo essere stata votata all’unanimità la loro convalida al subentro, hanno rassegnato seduta stante le dimissioni. Praticamente nessuno di loro, in questo particolare momento, ha voluto entrare a far parte della squadra di Benini (pur essendosi presentati con lui in lista nel 2019), maggioranza che – pertanto – si riduce da 9 a 8 componenti. Sottovalutare queste rinunce sarebbe veramente superficiale: noi riteniamo che – come Fiorenzo Falconi il 18/05/21 – essi non sono (più) disponibili a “metterci la faccia”. E’ una nostra opinione, naturalmente, ma non ce ne viene in mente un’altra. Mai si era visto che tre consiglieri comunali, di fila, nella medesima giornata, non fossero disponibili a subentrare al collega che si era dimesso. Per quanto ci riguarda, quindi, il sindaco e la maggioranza in questa vicenda ne escono a pezzi, soli e abbandonati da chi, solo due anni fa, si era messo in gioco con loro. Qualcosa, evidentemente è cambiato. Il nostro auspicio è che, per il prossimo futuro, altri componenti della maggioranza facciano un passo indietro, per salvare ciò che ancora è rimasto dal salvare della loro credibilità pubblica. Attenzione, però, dovrà essere una decisione da prendersi in uno-due mesi, non in uno-due anni (altrimenti sono capaci tutti, anche i topi, ad abbandonare la nave solo quando affonda). Al termine del Consiglio il sindaco ha chiesto di poter leggere alcune righe destinate alla cittadinanza: ho saputo – ha dichiarato – che è in corso una raccolta firme contro l’impianto; ha detto che quando riceverà le firme, risponderà in modo più circostanziato ai cittadini. Ha però sottolineato, anche a nome della residua maggioranza che lo sostiene, che prende/prendono “le distanze da ogni strumentalizzazione per scopi politici“…

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI 4 GIUGNO

pubblicità