Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale e Viminale. Roma? No, Bossico. Colli? No, ville. Alcune davvero bellissime, ville che hanno preso il nome dei Sette Colli di Roma. Nel periodo risorgimentale alcune ricche famiglie loveresi che avevano preso parte alle guerre di indipendenza avevano costruito a Bossico alcune ville che hanno preso i nomi dei famosi sette Colli di Roma, alcune di queste ville hanno preso il nome di uno dei sette colli, altre hanno preso il nome di celebri luoghi in cui sono combattute le battaglie, come ad esempio quelle dei Quattro Venti. Una storia di arte, soldi, paesaggi ma anche fallimenti e vendite. Una storia che sembra uscita da un romanzo.
“Vendesi ville tardo ottocento, primi novecento”.
Se l’avviso apparisse in prestigiose località turistiche, Portofino, Cortina, certamente ci sarebbe un corri corri per accaparrarsi il “gioiellino….”. Pensiamo anche in Toscana, oppure sul Lago di Como dove è di casa George Clooney nella prestigiosa villa Oleandra di Laglio.
Ma facciamo un passo indietro… Gli habitué dell’Altopiano di Bossico sanno che una località porta il nome dei Sette Colli di Roma. O meglio la località porta il nome dei Sette Colli perché nella seconda metà del 1800 e primi 900 numerosi imprenditori e piccolo borghesi, non solo della zona, iniziarono a costruire la loro villa sull’altopiano per venirci a “villeggiare” durante la calura estiva, o per qualche battuta di caccia.
Fu così che molte di queste dimore vennero chiamate con i nomi dei colli della città eterna: Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale e Viminale; d’altro canto si era da poco arrivati all’unità d’Italia e il fervore patriottico “ardeva” ancora nei cuori. In aggiunta, altre ville vennero denominate con i nomi di località legate al risorgimento o a Battaglie patriottiche: Caprera (isola Sarda luogo di Soggiorno di Garibaldi), Suello e villa Glori (luoghi di battaglie risorgimentali), e via discorrendo.
Inutile dire che tutte le ville sorgono in punti strategici del territorio, con vista mozzafiato sul lago e vallate circostanti. Sembrerebbe che molti dei terreni dove sorsero queste ville furono acquistati per poco prezzo, o addirittura espropriate ai beni della chiesa, a quel tempo invisa per le note vicende risorgimentali di Roma Capitale e contrasti con il Papa.
Sembra che molti dei “borghesotti rinascimentali” fossero anche di simpatie massoniche, suscitando la diffidenza del parroco di Bossico del tempo che sovente malediva questi peccatori, facendo fiorire curiose leggende su apparizioni demoniache (vedasi villa Caprera) e fulmini volti a incenerire i turpi peccatori.
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