ALBINO – ELEZIONI 2024 – Verso il ‘dopo Terzi’: centrodestra e centrosinistra alle… ‘grandi manovre’ preelettorali

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I riflettori della politica albinese sono puntati sul prossimo mese di giugno, quando si terrà il primo turno delle elezioni comunali e, se nessun candidato otterrà subito la maggioranza assoluta, ci sarà anche il ballottaggio. Salvo ripensamenti legislativi che vietano il terzo mandato consecutivo per i comuni con più di 5.000 abitanti, l’era Terzi si sta quindi avviando alla conclusione.

Dopo essere stato il ‘pupillo’ dell’ex sindaco Piergiacomo Rizzi e averlo accompagnato nella rottura con la Lega nell’ormai lontano 2009, Fabio Terzi sta guidando da quasi un decennio il più popoloso comune della Valle Seriana, riuscendo a tenere unita una coalizione di centrodestra dove non tutti si amano alla follia.

Con la fine, fra nove mesi, del ‘decennio terziano’, le due coalizioni che da decenni si fronteggiano ad Albino si stanno preparando alle ‘grandi manovre’ preelettorali. Le forze in campo si stanno infatti posizionando.

 

Il centrodestra

Partiamo dalla coalizione di centrodestra, composta dalla Lega (il gruppo più consistente), da ‘CivicaMente Albino’ (la lista civica del primo cittadino, erede della vecchia ‘Lista Rizzi’) e da ‘SiAmo Albino’ (il gruppo dell’assessore Zanga). In questo decennio la lista ‘centrista’ di Terzi ha fatto da perno della coalizione, mediando di volta in volta tra gli altri due gruppi. Tra Zanga e il Carroccio albinese, infatti, non è mai corso buon sangue; non a caso, alle ultime elezioni Zanga si era alleato con Manuel Piccinini, il leghista pluripreferenziato, amato dagli Albinesi ma inviso al gruppo dirigente della Lega di Albino (Piccinini si è dimesso alcuni mesi fa da consigliere comunale per ragioni di lavoro).

Adesso che CivicaMente Albino sta per perdere il suo sindaco, ormai prossimo alla fine del suo secondo mandato, ecco che la Lega si sta facendo sotto rivendicando per uno dei suoi la carica di primo cittadino. Alle elezioni comunali del 2019 il Carroccio aveva fatto il pieno ottenendo un terzo dei voti; in pratica, la metà della coalizione di centrodestra è rappresentata dalla Lega, che adesso vuole andare all’incasso.

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