SCHILPARIO -LA STORIA – Lara Grassi, 23 anni, neo pilota d’aereo bergamasca: “Era il mio sogno fin da piccola quando viaggiavo verso l’India e l’Inghilterra con mia madre”

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“Fin da piccola ho viaggiato molto in aereo, spesso verso l’India e l’Inghilterra dove mia madre, Caren D’Roza, che è anglo- indiana, andava a trovare le sue sorelle che avevano sposato degli italiani emigrati per lavoro, come mio padre, che poi però si ritrasferì in Italia. La mamma aveva anche altri parenti in giro per il mondo, per cui la mia famiglia era spesso in viaggio e di tutto questo viaggiare io prediligevo le ore trascorse in volo perché volare mi piaceva moltissimo”.

Lara Grassi, 23 anni, ha dunque cominciato molto presto a sognare un futuro da pilota d’aereo, un sogno che però sembrava destinato a ridimensionarsi, ripiegando sulla più accessibile professione di hostess perché in Italia, fino a qualche tempo fa, non c’erano donne che praticassero questa professione: “All’estero però non era una cosa  ‘strana’, e allora, crescendo, la mia convinzione che avrei potuto accedere anch’io a questa professione si rafforzava sempre di più”. Così Lara frequenta il Liceo Linguistico  ‘Golgi’ a Breno, studiando il francese, il tedesco e l’inglese, lingua fondamentale per l’addestramento, e a metà dell’ultimo anno partecipa alle selezioni per la Scuola di Volo L 3; frequenta per 8 mesi la relativa Academy con sede presso l’aeroclub di Bergamo, dove porta a termine la parte teorica del percorso integrato. Per la parte pratica di volo si reca in Austria, a Salisburgo, per un addestramento che dopo i primi  6 mesi subisce una pausa forzata per la pandemia e riprende, dopo l’emergenza, per altri 6 mesi: “L’esame relativo l’ho sostenuto nell’estate del 2021 e la licenza austriaca, ottenuta  nell’estate dello stesso anno, è arrivata ufficialmente a dicembre. L’anno successivo ho partecipato alle selezioni per diverse compagnie aeree e infine ho iniziato l’addestramento specifico presso la compagnia aerea italiana che mi ha scelto, per cui per tutto il 2022 ho lavorato a Milano, per due/tre giorni ogni settimana, su un simulatore di volo”. Un addestramento che dura tuttora, mentre nel tempo che le resta libero Lara, in collaborazione con la Biblioteca di Schilpario,  impartisce lezioni di inglese e di tedesco a chi ha bisogno di certificazioni particolari nonché ripetizioni di matematica e di fisica, materie che, come afferma, sono il suo ‘pane quotidiano’: “Nel frattempo continuo a studiare perché il mio settore necessita di un costante aggiornamento anche teorico, nel tempo libero mi piace leggere e stare un po’ col mio ragazzo, che si occupa di tutt’altro ed è meglio così perché lavorare tutti e due nello stesso settore sarebbe inconciliabile con un futuro progetto di famiglia”.   Il lungo percorso di Lara non è evidentemente finito: il prossimo obiettivo da raggiungere sono le 1500 ore di volo, circa 500 all’anno, con le quali si diventa  piloti junior, cioè copiloti a tutti gli effetti, premessa per poter accedere al corso di comando e quindi al ruolo di comandante…

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