LA STORIA /1 – IL NATALE DIVERSO DI FRA SEVERO e la

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“Cominciò quando sua madre venne a chiedermi una rosa il giorno di S. Rita”. dice Gianni Rivera.

Fra Severo è alle prese con gli auguri natalizi. Arriva gente a salutarlo e lui allunga la mano e porge una caramella, a tutti. Da tre anni è nel convento di Bergamo, infermeria. Lui che ha subito 29 interventi chirurgici nella sua vita, classe 1940, acciaccato ma col sorriso stampato in volto. E questa storia di auguri natalizi approda da lui perché gli auguri più belli anche quest’anno gli arrivano dal suo grande amico Gianni Rivera. Che i due si conoscono da una vita, da quando Fra Severo era poco più di un ragazzo, appena diventato frate, aveva 25 anni. Fra Severo non è ‘Padre’, nel senso che la Messa non la celebra: “Ho scelto di rimanere così, l’umiltà mi riempie di grandezza”. E Gianni Rivera la sua umiltà l’ha sentita subito sua, lui che era proiettato in un mondo luccicante, quello del calcio che conta, quello del Milan e della Nazionale, Pallone d’Oro. Un incontro il loro, che è andato oltre il tempo, oltre le stagioni, oltre tutto.

La storia di questa amicizia comincia un mucchio di anni fa: “Allora ero frate nel convento di Piazzale Velasquez, a Milano, al numero 1, il convento era studentato di teologia allora, quel giorno era Santa Rita, il 22 maggio, e nel giorno di Santa Rita distribuivamo le rose. E’ arrivata da me una donna chiedendomi una rosa ‘sono la mamma di Gianni Rivera’. Siamo diventati subito amici, era la seconda metà degli anni ’60. ‘vieni a trovarmi, ti aspetto’”. (…)

SU ARABERARA IN EDICOLA PAG. 5

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