COSTA VOLPINO – Beppe Figaroli e la pallavolo: “Mancherà un punto di riferimento e la memoria storica di questo sport. E quella volta che portò la Nazionale di Anastasi al Pala Cbl”

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Chi ha messo anche solo un piede nella pallavolo dell’Alto Sebino e della Valle Camonica non può non aver incrociato almeno una volta lo sguardo di Giuseppe Figaroli, per tutti semplicemente Beppe. Dove si respira pallavolo, c’è sempre stato anche lui. E Beppe se n’è andato a 76 anni in un giorno di tarda primavera, proprio mentre stava organizzando uno dei tanti ritiri e tornei che stava per portare sul territorio. Lui era così, un amante della pallavolo, dello sport e quella passione riusciva a trasmetterla a chiunque.

Se la valle ha conosciuto la pallavolo con la ‘p’ maiuscola lo dobbiamo solo a lui – spiega Armando Ori, un amico di lunga data -, che ha saputo anche valorizzare il territorio portando nazionali e club di alto livello. Beppe era un uomo molto generoso, se avevi bisogno di qualcosa era sempre in prima fila per recuperare palloni, fischietti, reti, magliette. Era anche molto schietto, se aveva qualcosa da dirti non ci pensava due volte, aveva una grande umanità verso le persone, soprattutto i bambini, era un amante dei gatti e stravedeva per i suoi nipoti e pronipoti. Beppe era un uomo di sport, aveva iniziato a fare l’arbitro di calcio, per poi passare alla pallavolo, era un amante delle regole e gli è stato facile adattarsi anche a questo sport vista la sua autorevolezza non aveva avuto difficoltà, gli piaceva anche il ciclismo e in televisione guardava di tutto, dalla Formula 1 alla pallacanestro e ne restava coinvolto”.

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