CEMENTIFICIO DI TAVERNOLA – Dopo la sentenza del Tar la palla ripassa alla politica

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La sentenza del Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) ha bocciato il ricorso del Comune di Tavernola contro l’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Bergamo alla proprietà del cementificio per utilizzare il CSS, il combustibile (eow in termine tecnico) “a parziale sostituzione del combustibile tradizionale”. La decisione del Tar, pur essendo autonoma e basata sulle norme di legge, è stranamente arrivata in concomitanza con la presa di posizione governativa per favorire il “coincenerimento di rifiuti nei cementifici”.  Attenzione, non è che il cementificio di Tavernola possa bruciare i “rifiuti”. Il CSS è un combustibile derivato da un precedente trattamento dei rifiuti.

Comunque è un colpo ulteriore per chi si batte per la riconversione dello stabilimento o addirittura per la sua soppressione. In pratica ItalSacci potrebbe già utilizzare il CSS. Non lo fa per un impegno assunto anni fa di non utilizzare questo combustibile senza il “consenso locale”. Che, precisa il sindaco Ioris Pezzotti, “Non c’è mai stato e non c’è”….

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