CAZZANO SANT’ANDREA – CAMPIONE ITALIANO JUNIORES – Simone Gualdi: “Voglio onorare questa maglia fino all’ultimo metro. In bici mi sento libero e…”

168

È sicuramente la vittoria più bella fino ad ora, era una maglia che avevo già sfiorato due volte e averla conquistata è stata un’emozione grandissima”, un’emozione che resterà indelebile per Simone Gualdi, 18 anni, di Cazzano Sant’Andrea. Simone ha indossato la maglia tricolore domenica 2 luglio a Pieve del Grappa, in provincia di Treviso, ed è il nuovo campione italiano Juniores di ciclismo.

Non dico che me l’aspettavo ma ci speravo tanto – commenta -, l’avevo preparata molto bene, ma nel ciclismo puoi essere anche il più forte, ma tutto dipende da come si sviluppa la corsa e non è mai facile”.

Ci racconti la gara? “Diciamo che è stata una gara abbastanza tirata, siamo partiti tranquilli ma poi dal secondo giro sono iniziati i veri scatti e poi siamo andati sempre abbastanza forte… Io ero rimasto fuori un po’ da tutte le fughe principali, ma sono riuscito a rientrare davanti e poi ad andare via con altri tre con cui poi siamo arrivati all’arrivo. Siamo sempre andati regolari fino a un chilometro dall’arrivo, sapevo di essere il più veloce e non ho voluto rischiare l’azione solitaria, me la sono giocata in volata e sono riuscito a vincere”.

Dedica? “A tutta la mia famiglia, la mia squadra, la mia ragazza, tutti i miei parenti e i miei amici che mi seguono e supportano sempre, senza di loro sarebbe difficile continuare”.

Ma riavvolgiamo il nastro, la passione arriva da lontano: “Ho iniziato ad andare in bici a 8 anni nella Gazzanighese. Fin da piccolo ho sempre avuto questa passione, poi un giorno ho voluto provare nel ‘mondo agonistico’ grazie a due miei compagni di classe che già lo praticavano”.

Altri sport? “Quando ero più piccolo ho praticato nuoto, ma mai a livello agonistico”.

Cosa ti piace del ciclismo? “Mi piace un po’ tutto, ma soprattutto la libertà che mi dà quando esco ad allenarmi. La cosa più bella, magari dopo una giornata pesante a scuola, è pensare di uscire a fare allenamento. Mi libera la testa e credo sia anche questo che mi porta a fare diversi sacrifici, è una cosa che mi piace e mi diverte”.

SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 7 LUGLIO

pubblicità