CASTIONE E’ sempre “Aurora”, anche dopo 70 anni Tre generazioni di albergatori: da Maria Messa a Massimo Ferrari e adesso a Nicholas. 

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Sta lì sotto il vasto sito dell’ex Colonia Dalmine. C’è una chiesetta lì a fianco. L’albergo Aurora, uno dei due alberghi del capoluogo (anche se adesso ci sono i B&B) si prepara alla grande stagione. “Ma già in queste settimane abbiamo avuto il pienone”. Massimo Ferrari, 63 anni, è lì da 41 anni, ha preso in mano la gestione dell’albergo di famiglia nel 1981.

Ma a fondare l’albergo, nel 1952, è stata la mamma, Maria Messa (morta nel 2014, a 90 anni), la primogenita della celebre famiglia Messa proprietaria dell’antico albergo Grotta del Passo della Presolana. Maria è nata del 1924 ed è stata l’anima dell’albergo per tutta la sua vita, rimanendo sempre lucida e attenta alle vicende dell’Aurora. E qui si dovrebbe raccontare la storia delle sei sorelle Messa (e un fratello, Luciano), Maria, Vincenza, Piera, Ninì, Adele e Franca, tutte con la vocazione “alberghiera” (non solo nella Conca della Presolana, al “Grotta”, ma anche bar e due alberghi a Boario).

Nel 1946 Maria si sposa con Costantino Ferrari, reduce di guerra, poi impegnato come Segretario Comunale a Onore e nel tempo libero pronto a dare una mano nelle attività d’impresa, soprattutto nella contabilità. Maria e Costantino, con i 5 figli (“quattro viventi”) che nascono a partire dal 1947, vivevano in centro a Castione, nell’edificio che fino a qualche tempo fa ospitava il Caffè del Borgo e che al tempo era dei “Combattenti e reduci”, con l’eco della guerra appena finita. Proprio per questo locale Maria acquistò la prima licenza di “pensione”.

Erano gli anni della rapida crescita del turismo locale e Maria decise subito di acquistare due immobili nei pressi del ponte di Castione e di aprire l’albergo, dove sorge ancora oggi. “Ha sempre nutrito una vocazione turistica – racconta Fabio Ferrari, nipote della fondatrice -. L’albergo aprì nel 1952. Il nome deriva dai bei momenti trascorsi in viaggio di nozze in Costa Azzurra: i miei nonni erano rimasti colpiti dalle suggestive albe viste durante le passeggiate del mattino e da lì venne il nome Aurora”. La data di apertura, per assurdo, è stata “scoperta” dai nipoti per il riconoscimento concesso dalla Regione come “attività storica”: infatti si era pensato che la data di apertura fosse il 1954, invece dagli archivi è stata retrodatata al 1952.

Maria comincia dunque in centro a Castione. E’ lì che Maria coltiva l’idea di farne una “pensione”. Ma ha bisogno di spazi, sogna di avere un vero e proprio albergo. Così compra una casa, subito dopo il ponte, sulla sinistra, la zona dominata ancora adesso da quello che sta diventando purtroppo un rudere, il monumentale complesso dell’ex Colonia Dalmine…

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