SOLTO COLLINA – Consiglio comunale semi deserto. Consoli: “Nessun punto utile per il paese”, Minelli: “Il nostro compito è verificare legalità e trasparenza”, Cassarino: “I cittadini non devono sapere nulla”

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Non c’è pace lassù sulla Collina. Se solitamente siamo abituati a raccontare i fulmini e le saette che volano tra le mura del Municipio durante i consigli comunali, stavolta ogni tipo di discussione arriva attraverso… comunicati allegati ai verbali. Insomma, consiglio comunale quasi deserto in prima e in seconda convocazione. Erano presenti in aula soltanto i tre consiglieri di minoranza, Filippo Cassarino e Marina Gabanelli (per la lista Uniti per la Collina, Solto, Esmate, Cerrete) e Fabrizio Minelli (per la lista civica per il buon governo di Solto Collina). Nessun altro.

I punti all’ordine del giorno erano cinque: il primo è un’interrogazione secretata (quindi l’aula doveva essere chiusa ai cittadini e alla stampa), poi una mozione firmata da Minelli con “richiesta alla Provincia di posizionamento guard rail lungo la strada provinciale 77”, e ancora “stato dell’arte vendita del terreno di proprietà comunale località Clisoli”, di seguito un’altra mozione con tanto di “omissis”  e infine la mozione “ruolo, compiti e funzioni del segretario comunale nelle sedute di consiglio comunale”.

Il fatto che non ci siamo presentati è perché era di scarsa valenza quanto ci veniva chiesto in questo consiglio comunale – spiega il vice sindaco Tino Consoli, insomma non c’era niente che valesse la convocazione, nessun punto da approvare che fosse utile per il paese. E poi erano i soliti argomenti già sentiti più volte; ci hanno detto che andranno avanti, ma a un certo punto la discuteranno in tribunale. Il secondo punto riguardava il terreno di via Clisoli, bastava chiamare gli uffici per sapere che nei giorni successivi sarebbe stato pubblicato il bando…

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