In provincia di Bergamo 223 sotto i 17 anni sono senza fissa dimora. Trescore al terzo posto per senzatetto, molti anche ad Alzano e Casazza, tutti i dati

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Numeri che crescono e che fanno impressione. Arrivano direttamente dall’Istat e riguardano anche la provincia di Bergamo che non è immune dalla povertà, anzi. Se in Italia ci sono 96.197 persone senzatetto, la maggior parte uomini (65.407) e il 38 per cento è di origine straniera, l’età media si attesta intorno ai 42 anni, ma gli stranieri sono più giovani, la media è di 35 anni e in provincia di Bergamo quelli ‘ufficiali’ sono 949, 516 uomini e 433 donne. Ma a balzare all’occhio è l’età media, si tratta soprattutto di giovanissimi sotto i 17 anni (223) o di presone sopra i 55 anni (222). Il Comune con più senzatetto ovviamente è Bergamo, 103 di cui 60 uomini e 43 donne, i minorenni qui sono solo 4 e la maggior parte (46) hanno un’età tra i 35 e i 54 anni. Dopo Bergamo troviamo Fara Gera d’Adda, 60 senzatetto, 37 donne e 23 uomini, al terzo posto Trescore Balneario, 56 senzatetto, 35 uomini e 21 donne, a seguire Dalmine, 53, di cui 25 uomini e 28 donne, Pagazzano, 48, 22 uomini e 26 donne, Seriate, 45, 19 uomini e 26 donne. Alzano Lombardo 34, 20 uomini e 14 donne. Chiuduno 29, 17 uomini e 12 donne e Bariano 26, 11 uomini e 15 donne. Mancano comuni medio grandi come Treviglio ma il censimento Istat si basa sulle registrazioni alle anagrafi comunali, se il passaggio non viene fatto, non possono esserci dati ufficiali. Tornando all’Italia la maggior parte dei senzatetto si concentra nelle grandi città italiane, solo a Roma vive il 23 per cento del totale. I poveri cosiddetti assoluti sono oltre 5 milioni 674 mila, in pratica un residente su dieci. Non si tratta di non avere i soldi per le vacanze ma di non riuscire proprio a comprarsi nemmeno il cibo, un residente su dieci oggi non ha accesso a un livello di vita dignitoso. La povertà in Italia, si legge nel report, può dirsi ormai strutturale. Se si pensa che solo quindici anni fa il fenomeno riguardava appena il 3% dei residenti si comprende quanto siano state compromettenti per l’Italia le gravi crisi globali attraversate a partire dal 2008, dal crollo di Lehman Brothers, alle crisi del debito sovrano, fino alla pandemia da Covid-19, a cui si aggiungono ora gli effetti del conflitto in Ucraina che stanno impattando pesantemente sulla crescita economica, sull’indice dei prezzi al consumo e sulle politiche monetarie. Ecco cinque numeri scelti dalla redazione di Info Data

13,4%

Minorenni in condizione di povertà. L’incidenza della povertà sui minori in Italia è molto maggiore di quella sulla media della popolazione: il 13,4% a fronte di una media nazionale del 9,7% e del 6,3% per gli over 65, con un peggioramento di oltre 10 punti rispetto al 2005, quando la povertà assoluta pesava sui minori per il 3,9%. Il fenomeno colpisce in modo particolarmente grave le famiglie di soli stranieri, dove la povertà riguarda il 36,1% dei nuclei con minori (a fronte del 7,8% tra le famiglie solo italiane).

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