BERGAMO – Il Pagellone

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Adriana Bellini     voto 7

Sfiora l’elezione in Regione, seconda solo a Lobati, surclassa l’ex presidente della Provincia Valerio Bettoni, ci mette la sua solita grinta e tanta passione. Non ce la fa ma ne esce a testa alta, con un risultato importante. E poi…vediamo che succede col passare dei mesi, lei resta lì, la prima dei non eletti, non si sa mai. Indomita. Frida Kahlo

Giorgio Bertazzoli   voto  7

Quarto dopo i colossi Malanchini (consigliere uscente), Anelli (consigliere uscente) e Daniele Belotti (parlamentare uscente), non sarà ripescato neanche in caso di assessorato alla Lega perché toccherebbe a Daniele Belotti ma Bertazzoli fa bella figura. A Sarnico si conferma poi il deus ex machina raccogliendo qualcosa come 1000 preferenze. Leone. Forrest Gump

Flavia Bigoni    voto 5-

239 preferenze in tutta la provincia. Non regge nemmeno il fatto che la lista capeggiata da Moratti sia andata sotto le aspettative, anche perché abbinata a Niccolò Carretta che ha superato abbondantemente le duemila preferenze. Una miseria perché Flavia Bigoni è conosciuta, presidente dell’Ambito, assessore a Clusone, medico. I presupposti per essere eletta non c’erano ma si poteva fare decisamente meglio. E pesa politicamente anche il fatto che l’amministrazione comunale non ha appoggiato evidentemente la sua scelta. Minnie

Antonella Luzzana   voto 7

Una campagna elettorale di qualità, sui bisogni e sulle esigenze del territorio. Profilo basso e resa alta. Supera i 1300 voti, un bel bottino che fa morale per una che non molla mai. E lo ha dimostrato anche questa volta.   Marie Curie

Michele Schiavi   voto 9

A 23 anni (compie i 24 in questi giorni) diventa consigliere regionale. A 20 anni era diventato sindaco. Il più giovane d’Italia. Cresciuto a pane e politica (aveva cominciato da studente a fare lo stage qui ad Araberara) ha bruciato le tappe. Tra la gente. Sempre. Senza fronzoli. In un paese di 900 abitanti, con poche centinaia di elettori, eppure ha raccolto più di 6500 voti, senza un passato da politico su cui poter contare per fare rete per raccogliere preferenze. Numeri impressionanti. E l’impressione è che siamo solo all’inizio.   Bill Gates

Jacopo Scandella    8.5

Si è messo in proprio, nel senso che il partito, anche se non lo ammetterà mai, la sua scelta l’aveva già fatta, basta vedere le preferenze fiume di Casati, mettiamoci pure il bacino piccolo dell’Alta Valle Seriana, che non ha certo il numero di abitanti di Bergamo città, e pure il fatto che per qualcuno il terzo mandato in Regione era stata una forzatura, e il gioco è fatto. Ma Scandella al gioco ci è stato, ha giocato bene e ha vinto. Riconfermarsi non era certo facile, soprattutto questa volta, dove a pochi chilometri si candidava il segretario provinciale supportato da tutto il partito o quasi, e poco più in giù l’ex segretario provinciale Gabriele Riva che non ce l’ha fatta. ‘Una vita da mediano’. Ma di quelli di razza.  Lele Oriali

Davide Casati    voto 9

Un fiume, un tornado, un mare di preferenze per Davide Casati. Il partito è con lui. Una vittoria storica con un partito perdente. Ma una vittoria che lascia il segno e fa capire che la leadership è sua, contando anche sulla giovane età, classe 1985, ha la strada spianata per fare carriera politica e aiutare a risollevare le sorti di un partito che sembra essersi infilato in un cul de sac.    Kylian Mbappé

Daniele Belotti    voto 5.5 

Ci si aspettava decisamente di più. Ex parlamentare. Tifosissimo dell’Atalanta. Molto conosciuto a Bergamo e provincia. Insomma, tutte le carte in regola per fare il pieno di voti c’erano. E invece si fa ‘soffiare’ il posto da Roberto Anelli e Giovanni Malanchini. Forse ha dato troppo per scontato alcuni meccanismi, ma i voti si raccolgono ancora come ai vecchi tempi, uno a uno, e niente, va dato per scontato. Ci vorrebbe una magia, magari un…ripescaggio. Aladdin 

Roberto Anelli   voto 8

Non era certo facile riconfermarsi con la Lega in calo e Daniele Belotti candidato a pochi chilometri, e invece Roberto Anelli ce la fa. E rimane in Regione. Nelle ultime settimane presente sul territorio come pochi, ha incontrato tutti e tutto. E i risultati sono arrivati. Costante e presente. Che per i politici di oggi non è per niente scontato.   Thor

Lara Magoni     voto 7.5

Più di 8000 voti, riconfermata, unica donna bergamasca, non era per niente scontato. Tanta presenza sul territorio. Aiuti importanti ottenuti per manifestazioni e per il turismo locale. Insomma Lara Magoni per esserci stata c’è stata. Ora si tratta di capire se verrà riconfermato l’assessorato o meno. La concorrenza è agguerrita. Ma anche la Magoni non è da meno.  Alice nel paese delle Meraviglie

Paolo Franco      voto 8

L’uomo ovunque. Che punta alto, vedremo se arriverà o meno all’assessorato. Ma intanto arriva primo come numero di preferenze, e qui contano. Eccome se contano. Una campagna elettorale capillare, fatta di incontri e confronti.   Iron Man

Valerio Bettoni     voto 5

Ex presidente della Provincia. Ex consigliere regionale. Ex presidente del Coni Bergamo.  Presidente dell’Aci. E moltissimi altri incarichi. Conosciuto un po’ dappertutto. Di lui si parlava addirittura di un assessorato. E invece non entrerebbe nemmeno se Lobati dovesse prendere un assessorato perché Adriana Bellini l’ha surclassato. Una botta di quelle che lasciano il segno. O forse il segno era meglio lasciarlo non presentandosi. Bisogna anche capire quando è il momento di fermarsi.  Obelix

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