Come suol dirsi…. Correva l’anno… Correva l’anno 1969 quando giungeva a Bossico per la prima volta una giovane coppia, entrambi nemmeno trentenni e con una figlia nata da poco, per trascorrere le vacanze estive. Lui meccanico, lei casalinga i coniugi Giambusso rappresentavano un esempio di quello che era il turismo nelle valli bergamasche, Bossico compreso, nei decenni del dopoguerra. La località di Bossico gli era stata segnalata dal loro panettiere, Gibillini, che già frequentava per le ferie e che per molti decenni è rimasto legato al nostro paese tanto da voler essere sepolto nel cimitero dell’Altopiano. Nei primi giorni di luglio si assisteva ad un esodo biblico che popolava tanti paesini con migliaia di Milanesi, Cremaschi, Bresciani, anche da Bergamo e limitrofi; famiglie intere con numerosi figli e magari pure i nonni al seguito. Bastavano due stanzette, magari solo una camera e un fornello a gas sul balcone che fungeva da cucina; un gabinetto per tutto il palazzo e ci si accontentava. Senza grandi mezzi i turisti (i forester, i forestieri) che arrivavano magari con una fiat 127, oppure sempre fiat 850 stracarica, e ancora piu’ “proletari” i proprietari di casa che vedevano nel turista una risorsa per racimolare qualche soldo e far quadrare i conti. Anche Bossico passava in breve tempo dai mille a due/tremila residenti. Nelle serate estive, con varie manifestazioni, si vedeva la piazza del paese gremita di gente all’inverosimile. Ai ragazzi di oggi non glie lo fai credere che c’era una folla di ragazzini, dal paese alla pineta. Qualcuno dirà: ma dove sta la notizia? La notizia sta nel fatto che i coniugi Giambusso, Giuseppe e la signora Nella sono ancora qui, affezionati turisti di Bossico che frequentano ormai ininterrottamente da cinquantatre anni…. Ma la cosa più bella è che anche i figli, due maschi e una femmina, soprattutto i due maschi (Luca e Maurizio) sono legatissimi a Bossico che spesso raggiungono con relative famiglie. Luca è impegnato come volontario nel gruppo protezione civile ed è facile vederlo aiutare gli alpini in qualche lavoro o iniziativa. Incontro Giuseppe (Pinuccio per gli amici) e la signora Nella un bel sabato di gennaio con un sole splendente, cielo azzurro e panorama sul lago; entrambi sono della classe 1940, piu’ di 80 anni portati splendidamente. Sono scappati da Milano dove c’era un gran nebbione; “qui siamo proprio in paradiso.”…
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