Cristina Bettoni, ex insegnante e dirigente scolastica, ha un archivio in testa, una memoria invidiabile.
Questo suo nuovo libro, dal titolo stimolante e ironico “Troppi reati per un solo pollo” è uno spaccato di
storie inquadrate nella Storia. Cristina Bettoni ha un passato di pubblicazioni (alcuni in collaborazione con
altre autrici) rilevanti su Tavernola: “Nóter dè Taèrnola (1986), “Tavernola nel presente e nella storia”
(1994), “Casa e Chiesa” (2001), “Pane e polvere” (2012), “Allora ringrazio Dio di avermi fatto nascere qui”
(2014), “Dai campi alla trincea – Tavernolesi alla Grande Guerra” (2015). Pubblichiamo qui la prefazione del
nostro direttore al volume.
Cristina Bettoni – “Troppi reati per un solo pollo – Inediti sebini specchio dell’Italia” – edizione araberara –
12 euro.
* * *
Piero Bonicelli
“C'era una volta un paesino chiamato… Vi raccontiamo ancora questa favola sempre uguale e sempre diversa
(…) Visto dall'alto è un paese dove gli avversari si battono duramente, ma senza diventare nemici…”.
Giovanni Guareschi (è citato in uno dei tredici racconti che spaziano dalla fine del secolo scorso fino al
secondo dopoguerra) sembra un punto di riferimento.
Storie di paese che si inquadrano nella grande storia. Storie di civiltà contadina, il tempo in cui la bonaccia
poteva sfociare in tempesta, come è nella natura del lago che sta di fronte al “paesino” di queste storie, che
poi il diminutivo non è nemmeno adeguato (del resto non lo era nemmeno per Brescello, la scena del
confronto-scontro da don Camillo e Peppone.
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