VILMINORE – Quel “poggio” votato al “peggio”? Segue dibattito

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Tutto è cominciato con un “post” di Lucio Toninelli. L’oggetto è la zona di Santa Maria a Vilminore, il “poggio” sulla valle, la zona migliore del paese. Lucio denuncia quella che definisce una “copertina oscena”, l’occupazione disordinata e poco estetica che si è prodotta nel tempo in questo “poggio”. Basta cambiare una vocale e si teme il “peggio” per l’annunciato progetto di trasformare la cascina (diroccata) in un museo. C’è un rendering di questo progetto. Ecco intanto la “denuncia” di Lucio Toninelli che ha dato il via a una marea di commenti. Li riportiamo con corredo di foto d’epoca. 

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Ci ė concessa una copertina oscena, per una volta?

Il confronto è impietoso.

Così abbiamo ridotto i Campi di Santa Maria. Una periferia industriale. Prese una alla volta le opere, sono tutte indispensabili, forse:

– Lo stabilimento? Certo, posti di lavoro che erano tanto preziosi. (Ma proprio lì?)

– La Scuola Tecnica? Importantissima. Ormai in disuso da anni e anni e divenuta deposito di ogni “angégher ” e materiale. (Resterà così in eterno?)

– Il Roccolo trasformato in Villa? Un diritto dei proprietari se hanno avuto il permesso.

– Trasformare Villa Viganò in una specie di bidone della spazzatura gigante. (L’architetto mi perdoni, è che lì quell’architettura e quei colori ci stanno come i cavoli a merenda).

– L’eliporto? Mur di Dio, un’opera sine qua non. Mancaréss! Ma è lecito dubitare che quest’opera fosse indispensabile, e dovesse essere lì?

– L’hangar? Impossibile fare senza! Infatti già parzialmente in disuso.

– La struttura degli Alpini? Sono un alpino, W gli alpini. (ma… proprio lì?)

– Il campo sportivo da verde che era fatto nero? Minori costi di gestione, giusto.

Questo è il risultato. Ora di Santa Maria è rimasta solo una vecchia cascina. E si sente già rumore di ruspe nelle vicinanze.

Chissà cosa ci propineranno di assolutamente imprescindibile stavolta?!

Ci appelliamo a Santa Maria e a Santa Soprintendenza…

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