La professione che nel 1960 si prospettava per Rina Zeccoli, classe 1943, era quella dell’assistente sociale: ad avviarla su questa strada era stato un simpatico frate di Pavia che ogni estate veniva a villeggiare a Bondo, raccogliendo intorno a sé ragazzi e ragazze in una specie di CRE ante-litteram, appassionandoli anche alla vita di fede ed all’attenzione verso il prossimo.
“Avevo perso il papà a 16 anni in un tragico incidente: era un perito tessile, lavorava allo stabilimento Dell’Acqua di Casnigo e un giorno, mentre ne sorvegliava l’uscita che dà sulla provinciale (allora lì non c’era la rotonda che rallenta un po’ il traffico) per controllare che gli operai non ne uscissero di corsa, venne lui stesso travolto da un’auto. La mia famiglia non navigava dunque in buone acque, e la scuola per assistenti sociali di Pavia, a patto di avere voti alti, esentava gli studenti dal pagamento delle tasse…
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