Urgnano, divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per maltrattamenti in famiglia

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Il 7 aprile 2025, i Carabinieri della Stazione di Urgnano hanno notificato a un cittadino colombiano, classe 1994, un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal Giudice per Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo. La misura prevede l’applicazione del braccialetto elettronico e l’obbligo di mantenere una distanza minima di 500 metri dalla vittima, dalla sua residenza, dal luogo di lavoro e dai luoghi da lei abitualmente frequentati.

La misura è scaturita da una complessa attività investigativa avviata nel mese di marzo, quando una giovane donna di 26 anni si è rivolta ai Carabinieri riferendo episodi di aggressione fisica e verbale da parte del convivente. Immediata l’attivazione delle procedure previste dal “Codice Rosso” disposte dalla Procura della Repubblica di Bergamo.

La situazione è ulteriormente degenerata alla fine di marzo, quando la giovane è stata costretta a ricorrere alle cure ospedaliere a seguito di una violenta aggressione, riportando 10 giorni di prognosi. La vittima ha successivamente riferito di essere stata ripetutamente picchiata ogni fine settimana da circa un anno, mostrando segni evidenti delle violenze. In una circostanza, il compagno l’aveva minacciata di morte con un coltello, affermando di non temere il carcere.

Pochi giorni dopo, la vittima si convinceva a sporgere formale denuncia presso i Carabinieri, allegando documentazione medica a supporto delle sue dichiarazioni. La donna, inizialmente restia a lasciare l’appartamento, ha infine deciso di trasferirsi altrove.

Durante le indagini, è emerso che nell’abitazione erano presenti  anche tracce ematiche sulle pareti, poi rimosse.

Alla luce della gravità e della sistematicità dei comportamenti violenti, i Carabinieri hanno fornito al Pubblico Ministero una serie di indizi di colpevolezza in forza dei quali ha formulato una richiesta di misura cautelare, poi accolta dal Giudice per Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, che ha quindi emesso l’ordinanza a carico dell’uomo, indagato per maltrattamenti e lesioni.

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