UCRAINA/3 – Gli arresti dei ‘nemici’, ville e palazzi per lo Zar che ‘non è interessato al concetto di democrazia”

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Putin guida il Paese di fatto dal 1999 (dal 2008 al 2012 è stato primo ministro del suo fedelissimo Dmitrij Medvedev), negli anni avrebbe accumulato in modo ‘opaco’ ricchezze immense.

Le proprietà nascoste

Ufficialmente Putin guadagna circa 140 mila dollari l’anno come presidente della Federazione russa, mentre dalle sue dichiarazioni ufficiali viene evidenziato il possesso di un appartamento, tre auto e una roulotte. Ma poi c’è molto, molto altro. A mettere in fila le sue proprietà ‘ufficiose’ è il New York Times, che evidenzia come Putin sia di fatto il proprietario di una immensa tenuta sul Mar Nero dal valore stimato in circa un miliardo di euro, un palazzo principesco da oltre 14mila metri quadri la cui esistenza è stata svelata dall’oppositore dello “Zar”, Aleksej Navalny. 

Putin sarebbe inoltre proprietario di un appartamento da 4,1 milioni di dollari a Monaco, acquistato tramite una società offshore da una donna che si dice sia la sua amante, oltre a possedere una villa nel sud della Francia legata all’ex moglie. Inoltre fino al periodo precedente allo scoppiare della guerra in Ucraina, nel porto di Amburgo, in Germania, era ‘parcheggiato’ il suo yacht di lusso da 100 milioni di dollari.

Il patrimonio da 200 miliardi

I conti in tasca a Putin li ha fatti Forbes, la rivista americana di economia e finanza, con il Forbes Wealth Team che ha tracciato le origini della ricchezza del presidente russo attraverso un vero e proprio metodo. Il riferimento è all’oligarca russo Mikhail Khodorkovsky, ex numero uno della compagnia petrolifera Yukos, acquistata dal magnate della banca Menatep grazie agli agganci con l’allora presidente russo Boris Eltsin, dopo che la compagnia venne messa all’asta nell’ambito del programma di privatizzazioni che farà ricchi decine di oligarchi. 

I rapporti con Putin sono ben diversi: il nuovo presidente infatti ritiene che i burocrati e gli imprenditori che hanno prosperato grazie alla protezione di Eltsin siano un ostacolo al suo potere ed è di fatto lo stesso Putin a farlo arrestare nel 2003 per frode fiscale. Khodorkovsky resterà in carcere fino al 2013, quando uscirà grazie all’amnistia approvata dalla Duma, scappando immediatamente dal Paese per rifugiarsi prima in Germania e poi a Londra. 

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