C’è anche una donna di Clusone tra le vittime di una truffa messa a punto da un 45enne originario di Torre del Greco, che ora si trova in carcere ad Alessandria e che il giudice di Bergamo ha condannato a 3 anni e 9 mesi per truffa aggravata, possesso di documenti falsi e falso ideologico in atto pubblico.
Tutto risale al dicembre 2018, quando il 45enne avrebbe messo a segno una truffa per impossessarsi di alcune auto usate in vendita attraverso assegni falsi: l’uomo si sarebbe così impossessato di un camper Volkswagen California Ocean, di una Mercedes S e di una Bmw M2.
La donna di Clusone, proprietaria proprio della Bmw, l’aveva messa in vendita su un sito specializzato: l’uomo l’ha contattata e poi si erano incontrati a Gandellino. Secondo l’accusa il 45enne avrebbe presentato alla donna documenti falsi e un assegno da 53mila euro emesso dall’ufficio postale di Longana, frazione inesistente di Ravenna.
Il 45enne era riuscito a rendere il tutto verosimile inserendo la filiale su internet con un numero di telefono a cui, tramite deviazione di chiamata, rispondeva un complice che però non è mai stato identificato, che rassicurava le vittime sulla validità dell’assegno.
Lo schema sarebbe stato utilizzato anche ai danni di un uomo tedesco, proprietario del camper, e di un uomo di Cuneo, che voleva vendere la sua Mercedes: in questo caso, però, il figlio si era insospettito e, una volta scoperto che l’ufficio postale non esisteva, si era rivolto alla Questura, che a sua volta aveva individuato l’auto , a cui si stava cercando di disattivare l’antifurto satellitare, nei pressi di Varese. A bordo dell’auto c’erano due uomini che però sono riusciti a fuggire.
La sentenza del giudice è inferiore alla richiesta della condanna a 4 anni chiesta dalla Pm, mentre il difensore d’ufficio dell’uomo aveva chiesto l’assoluzione con formula dubitativa, sostenendo che nel ricostruire la truffa alcune parti non sono chiare.
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