TRESCORE – LA MINORANZA – Mara Rizzi e il ‘Benedetti Due’: “Amministrazione attenta alle grandi opere, ma trascura i bisogni dei cittadini”. E su sicurezza, Polizia Urbana, il Tadone e il Lesse…

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Sono passati otto mesi dall’appuntamento elettorale dello scorso giugno e dall’avvio del ‘Benedetti Due’ a Trescore Balneario. Oltre alla vittoria elettorale, il sindaco Danny Benedetti ha messo a segno alcuni importanti colpi, dalla conquista della presidenza della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi alla conclusione dell’eterno cantiere del centro, con Piazza Cavour che fa bella mostra di sé. Il primo cittadino sta quindi vivendo una sorta di ‘luna di miele’ politico/amministrativa. Ma è tutt’oro quello che luccica?

Ne parliamo con la persona che lo scorso anno lo ha affrontato, contendendogli la fascia tricolore, Mara Rizzi, di ‘Consenso Civico’, assessore durante l’Amministrazione di Donatella Colombi e da sei anni tra i banchi della minoranza.

La capogruppo di minoranza

Qual è il punto di vista del vostro gruppo sulla situazione attuale di Trescore? E cosa servirebbe al suo Comune che l’attuale maggioranza non riesce, o non vuole, realizzare?

Le nostre considerazioni riguardo a questi primi mesi del secondo mandato del sindaco Benedetti – sottolinea Mara Rizzi – non si discostano da quanto abbiamo sempre sostenuto. L’Amministrazione comunale è molto attenta alle grandi opere, alla politica della partecipazione ossessiva ai bandi per poterle realizzare, ma continua a trascurare l’attenzione ai bisogni dei cittadini e alle esigenze quotidiane che continuano ad essere trascurate. Mancano iniziative ed eventi, manca il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini alle poche attività proposte, manca un metodo di comunicazione efficace, coinvolgente e stimolante. Manca inoltre la ‘percezione della sicurezza’, per la quale non è sufficiente approvare un regolamento che prevede ‘Daspo Urbano’ (per il quale abbiamo anche contribuito proponendo un emendamento approvato all’unanimità in Consiglio), ma serve anche e soprattutto un capillare presidio del territorio e un pronto intervento in caso di necessità”.

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