TORRE BOLDONE – La “cascina della Misericordia” e la Torre di ieri e di oggi

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Decine di famiglie povere hanno vissuto in quell’antica casa popolare, abbattuta nel 1988. Tutti loro, indipendentemente dal loro cognome, sono conosciuti come “quelli della Misericordia”

 

Nel cuore di Torre Boldone, a poca distanza dalle due colonne del paese, il Municipio e la Parrocchia, fino a pochi decenni fa sorgeva un antico e celebre palazzo. Non si trattava di un palazzo nobiliare abitato da signorotti locali. No, quello era un grande edificio in cui vivevano venti famiglie povere della zona. La “cascina della Misericordia” (detta semplicemente “La Misericordia”) ospitava infatti diverse famiglie di operai, muratori, piccoli artigiani o contadini, cioè persone che in tasca non avevano molti soldi; ma, in compenso, avevano magari molti figli.

Si trattava quindi di una sorta di casa popolare dell’epoca. Le persone che ci abitavano venivano, e vengono ancora conosciute come “quelli della Misericordia”, indipendentemente dal loro cognome e dalla loro famiglia di origine. Sì, perché come aveva raccontato alcuni anni fa al nostro giornale uno di loro, lo scomparso Angelo Bonomi, loro erano tutti una grande famiglie, al di là del loro DNA.

Nei giorni scorsi sui social legati a Torre Boldone è comparso un post con una duplice foto (di questo ringraziamo il Circolo Politico Culturale don Luigi Sturzo, molto attivo in paese) sul tema “Torre Boldone: passato e presente”, con questa descrizione: “La cascina della Misericordia, nata come opera pia di assistenza, posizionata vicino al palazzo del Comune venne demolita nel 1988. Nella foto superiore l’immobile poco prima della demolizione, nella foto inferiore l’area ripristinata dopo la demolizione, come si presentava dopo qualche tempo”. …

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