Nella mattinata del 27 maggio, i Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bergamo hanno dato esecuzione a un provvedimento restrittivo, emesso dall’A.G. veronese, nei confronti di due soggetti italiani, rispettivamente di 49 e 66 anni, residenti uno in provincia di Bergamo e l’altro all’estero, entrambi con precedenti penali specifici.
Le attività investigative da parte dell’Arma, coordinate dalla procura di Verona, erano iniziate il 13 maggio scorso, a seguito di una tentata rapina presso la filiale di un istituto bancario di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona. I due presunti responsabili, quella mattina, con il volto coperto da maschere e armati di taglierino, si erano introdotti nella banca ed avevano minacciato i dipendenti, tentando di farsi consegnare del denaro. Il colpo era fallito a causa della mancata apertura delle casse, costringendoli a fuggire a bordo di un’auto rubata, successivamente abbandonata.
Sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri di Bergamo sui presunti autori della tentata rapina, il G.I.P. del Tribunale di Verona, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Verona, ha tempestivamente emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei due soggetti indagati.
Le successive ricerche diramate in ambito interprovinciale hanno portato i militari del Nucleo Operativo di Bergamo a localizzare i due nella bassa bergamasca. Al termine di un’attenta attività di osservazione e pedinamento, i due presunti rapinatori sono stati fermati a Trezzo sull’Adda (MI) e successivamente condotti presso la casa circondariale di Bergamo. A seguito dell’interrogatorio di garanzia, il G.I.P. del Tribunale di Verona ha confermato per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.
Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare il coinvolgimento dei due indagati in altri eventi criminosi analoghi.