TAVERNOLA – SCENARI – Il Cementificio riapre a metà giugno (e assume personale). Si cerca di riaprire anche la bretella per Cambianica

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Tutto aperto (o quasi). Il Cementificio riapre per metà giugno e c’è la conferma per le assunzioni di personale (6 o 7 unità). Quindi avanti tutta a dispetto di chi pensava che l’occasione della minaccia della frana avesse una ricaduta come quella della chiusura del grande impianto del cementificio. Da qui però il timore diffuso che Tavernola resti con quel mastodontico complesso su cui le erbacce e il degrado andrebbero a nozze mentre andrebbero a farsi benedire il turismo e l’impatto ambientale, perché nessuno interverrebbe a riqualificare la zona, una volta che la proprietà avesse fatto i bagagli.

Sempre riguardo al Cementificio c’è comunque anche la questione della “Ca’ Bianca’ di Parzanica, in pratica l’unico sito di cava dell’attuale Cementificio: per questo ci sarà un monitoraggio per verificare se le esplosioni provochino o no vibrazioni sul corpo del movimento franoso. E’ uno dei tanti incarichi assegnati ai vari studiosi chiamati al capezzale del monte Saresano. La verifica ovviamente ci sarà quando sarà ripresa l’attività del cementificio, quindi tra una ventina di giorni.

Nel frattempo il movimento della parte centrale che minaccia di franare è fermo da quasi un mese, sotto i 2 millimetri al giorno, quindi “zona bianca”, anzi bianchissima.

Aperta la strada per Parzanica sabato 29 maggio, si sta pensando a come riaprire anche la famosa bretella per Cambianica, famosa per essere stata chiusa per un decennio. Bastano poche reti di protezione massi e si può pensare seriamente a riaprire la bretella (che era stata riaperta da poco) e del resto se in quella zona c’è un problema dovrebbe riguardare anche lo stesso cementificio visto che la bretella lo bypassa in alto a mezza costa. 

Intanto in Parlamento c’è stata piena disponibilità da parte del Ministero della Transizione Ecologica a finanziare il progetto regionale (tutto in divenire) che può riguardare o la messa in sicurezza o la rimozione di parte del materiale.

Che poi venga coinvolta anche la Marina militare per uno studio delle “curve” dei fondali del lago ha destato qualche perplessità: “E’ stato detto che le ultime misurazioni sono del 1965. Oggi basta un rilievo satellitare e il giorno dopo hai tutti i dati che ti servono, non servono certo i… palombari per misurare la profondità del lago”. …

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