TAVERNOLA – Rosanna dopo 38 anni da “sagrista” lascia il Santuario: “Quel nubifragio del 2 luglio del ’90. Il restauro con la mollica del pane, per me un onore servire i Vescovi che celebravano la festa”

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La casa è su a Cambianica. Dall’altra parte del torrente Rino che ogni tanto fa le bizze ed esonda, in alto, si vede il santuario di Cortinica.

Rosanna Bonomelli si è dimessa da “sagrista” del Santuario, dopo 38 anni di servizio. Quest’anno non sarà lei a preparare la grande festa del 2 luglio. “Non salirò per la festa. Troppi ricordi ed emozioni”.

Riavvolgiamo il nastro della sua lunga esperienza, su al Santuario. Era il 1986.

“Parroco era don Franco Zamboni. Viene da me la sua domestica e mi dice: ‘la signora che tiene il Santuario ha difficoltà a salire da Cambianica al Santuario, non ce la fa più’. A quel tempo la Messa prefestiva era al sabato alle 18.00. Adesso la si celebra la domenica, sempre alle 18.00. Allora Don Franco celebrava alle 17.00 qui a Cambianica e prendeva in auto la signora e saliva al Santuario. Era appena morta la mia mamma. Mio marito, eravamo qui a pranzo, dice ‘non avete niente da farle fare a mia moglie?’. Non è che non facevo niente, lavoravo, facevo le guarnizioni qui a casa. Fatto sta che la domestica del parroco mi dice, ‘dai che la Iose è un po’ su di età, servirebbe proprio una persona che aiuti su a Cortinica. Ho accettato e ho cominciato la seconda domenica di maggio del ’86…”.

Chi l’ha preceduta, Iose, di cognome faceva Sorosina. Fino agli anni ’50 c’era un “romito”, una famiglia che alloggiava in un’ala della casa canonica adiacente al Santuario. (Qui i ricordi personali si perdono nel tempo. In quella casa, in agosto, mio zio, don Bonicelli, ci passava quasi un mese e a me era riservata una stanzetta in cui ci stava solo una brandina).

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