TAVERNOLA – La Gina, infermiera per… vocazione volontaria per scelta. Dieci anni di sofferenza prima di avere finalmente due figli

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Si sale dopo il cimitero alla Foppa. Ma qui sarebbe località “Rusì”, sotto c’era la cascina di S. Pietro. Ma dai ricordi di ragazzo dove alla Foppa c’era una cascina in cui si faceva tappa per le “rogazioni”, adesso nuove case. Si sale. La casa di Luigia Pezzotti, per tutti Gina, è là in alto ed è un terrazzo sul lago che oggi è nebbioso e piovoso. Appena sotto c’è l’antica preziosa chiesa di S. Pietro che poi era l’antica parrocchiale di Tavernola. “Sono io la sagrestana della chiesa di S. Pietro”, dice mentre guardiamo giù il paese. Ha un problema alla spalla, operata a un tendine.

“La mia famiglia era di Bianica e lì sono nata. Ho fatto le scuole a Tavernola e poi sono stata in famiglia, i miei nonni avevano Negrignana e bisogna aiutare, poi sono stata in uno stabilimentino qui a Tavernola, facevano le calze… ma io volevo fare l’infermiera, ma mia mamma non voleva perché, diceva, non avevo il fisico perché c’era una signora che faceva l’infermiera ed era bella robusta, io non avevo quel fisico. Quando nel ’73 mi sono sposato ho fatto la scuola di infermiera a Trescore, si chiamava corso generico…”.

Ma da dove arriva la vocazione di infermiera?

“A me è sempre piaciuto, quella vicina lì che faceva l’infermiera raccontava delle cose che faceva e a me piaceva, ma mia mamma non era d’accordo, forse il fisico era una scusa, bisognava andare a lavorare. Fatto sta che quando mi sono sposata ho fatto quel corso a Trescore e poi sono andata a lavorare all’ospedale di Sarnico e lì ci sono stata 24 anni, reparto maternità e ginecologia , non so se per il mio carattere ma mi sono affezionata tanto, si lavorava bene”.

Le tavernolesi andavano a Sarnico o a Lovere a partorire?

“A Sarnico, o a Bergamo o a Sarnico, solo più tardi c’è stata l’alternativa di Lovere. Ne ho visti nascere tanti del mio paese…”.

Il marito? Dove l’ha conosciuto? Quando vi siete sposati?

“23-10-1973”. Le mogli ricordano sempre con precisioni le date… “Ci siamo conosciuti… beh, c’era la comitiva che veniva su da Predore e le ragazze che andavano a Predore. Ci si trovava giù ai giardini… poi qualche ragazza ha cominciato a sposare quelli di Predore e anch’io me lo sono tirato su…”. Il marito, Imerio Ghirardelli arriverà più tardi in casa. Gina intanto continua il racconto. “Lui ha fatto il militare, poi era rimasto solo, il papà era morto, la mamma si era risposta a Iseo, , lui aveva la casa, io non avevo ancora 20 anni e siamo andati ad abitare a Predore nei primi dieci anni. Quando sono venuta ad abitare qui a Tavernola ero gravida…”.

Ecco, Gina ha un figlio dopo dieci anni di matrimonio.

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