TAVERNOLA – Il raddoppio dei battelli, il cementifico riaperto, l’attesa dello “studio” per settembre e i… rifiuti abbandonati

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Cominciamo dalle belle notizie: per ora c’è quella del raddoppio delle corse da Tavernola verso Montisola. La dirigenza della Navigazione Lago d’Iseo ha accolto il “grido di dolore” dell’amministrazione comunale di Tavernola e così dall’imbarcadero non saranno più solo 4 le “corse” (si fa per dire) per Montisola ma 8, insomma raddoppiate. Il che favorirà la scelta di Tavernola da parte dei turisti per posizionare la propria auto sul lungolago. Che non è proprio una bellissima notizia. C’è un progetto in pectore da parte della Giunta per trasformare i parcheggio da bianchi a blu. Tradotto: farli a pagamento. Ma non se ne farà nulla almeno per quest’anno.

L’intasamento dei parcheggi sul lungolago si è verificato due anni fa sull’onda del boom del dopo passerella di Christo, quando si contarono (conteggio reale monitoraggio all’imbarcadero) più di 1.200 visitatori stranieri che ovviamente usufruirono appunto degli spazi sul lungolago. Poi il Covid ha cancellato tutto. Con questa novità si vedrà se il raddoppio delle corse provocherà di nuovo il tutto esaurito sul lungolago, senza sostanziale “ritorno” economico per il paese.

Proseguiamo. Ha ripreso l’attività il Cementificio. Veramente non è stato ancora rimesso in moto l’altoforno, quindi si sta solo smaltendo le giacenze di magazzino (per questo è ripreso anche l’andirivieni dei camion sul lungolago) e si stanno facendo opere di normale manutenzione degli impianti. L’altoforno non viene riacceso fino a quando ci sarà il via libera in seguito allo studio che è stato commissionato sulle ipotesi di ripercussione sul movimento franoso dei “brillamenti” alla Ca’ Bianca di Parzanica. E lo studio, comprensivo della proposta di rimozione o meno di parte del materiale interessato alla frana o di interventi alternativi per mettere in sicurezza la zona una volta per sempre (per sempre?). Il che dovrebbe arrivare (lo studio) entro il 15 settembre, quindi c’è tutta l’estate da vivere in attesa…

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