Tangenti in Alta Valtellina: arrestati imprenditori bergamaschi

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Al termine di una lunga e complessa attività d’indagine, alla fine di dicembre 2024 la
Procura della Repubblica di Sondrio ha richiesto (e ottenuto alla fine di febbraio scorso
dal Gip presso il locale Tribunale) un’ordinanza di applicazione di misura cautelare,
detentiva e interdittiva nei confronti di 11 soggetti, tra i quali il responsabile di un ufficio
interno del Comune di Valdisotto, imprenditori e professionisti della Valtellina e della
provincia di Bergamo. A carico delle persone sottoposte ad indagine sono stati ipotizzati
diversi reati di peculato, corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai
doveri d’ufficio e di falso ideologico in atto pubblico.
Il procedimento ha tratto origine da un esposto presentato alla Tenenza di Bormio della
Guardia di Finanza per fatti risalenti agli anni 2021 e 2022, riguardanti l’aggiudicazione
di gare d’appalto, bandite dal comune di Valdisotto, per l’affidamento di diversi lavori e
servizi per importi consistenti.
L’attività investigativa, iniziata nel marzo 2023 e avvitata all’indomani della
presentazione dell’esposto, ha inizialmente coinvolto il responsabile dell’ufficio
comunale e alcune persone fisiche, prevalentemente imprenditori e professionisti. Già a
novembre 2023, in più circostanze, è stato necessario sottoporre a perquisizione l’ufficio
comunale in cui lavorava il responsabile dell’ufficio pubblico, diverse aziende coinvolte,
le abitazioni di alcuni indagati e altri luoghi nella loro disponibilità, al fine di acquisire
documentazione necessaria all’accertamento dei rapporti tra gli indagati, delle attività
svolte dalle aziende e alla ricostruzione delle procedure di affidamento degli incarichi alle
aziende private. In tali circostanze, sono state sottoposte a sequestro anche consistenti
somme (oltre 320.000 euro anche in banconote di medio e grosso taglio, occultati in
diversi luoghi, tra cui bagni, casseforti e una cassetta di sicurezza) e documenti poi
rivelatisi fondamentali per la ricostruzione dei fatti.

L’indagine è proseguita dopo l’attività iniziale e ha disvelato un consolidato meccanismo
di corruzione incentrato sul pagamento di tangenti e dazione di utilità per l’affidamento
di lavori e servizi pubblici e si é sviluppata mediante un attività investigativa, molto
complessa e durata diversi mesi, volta ad acquisire riscontri agli elementi inizialmente
emersi. L’analisi della documentazione sequestrata, insieme ad altra attività, ha
consentito di estendere le indagini nei confronti di ulteriori indagati e di ipotizzare
numerosi altri reati, anche commessi successivamente alla presentazione dell’esposto,
fino a raccogliere, nei confronti di undici indagati, gravi indizi di colpevolezza posti a
fondamento della richiesta di misura cautelare e dell’applicazione, da parte del Giudice
per le indagini preliminari di Sondrio, di cinque arresti domiciliari e sei divieti temporanei
di contrattare con la pubblica amministrazione.

L’esecuzione delle misure cautelari e di ulteriori decreti di perquisizione, che ha
interessato diversi comuni delle province di Sondrio e Bergamo, è stata affidata ad
ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria dei Reparti del Comando Provinciale della
Guardia di Finanza di Sondrio.

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