SOVERE – Un anno dopo, il ricordo di Luciana Pergolini

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Ciao Luciana, è da un anno che non vediamo più la tua chioma bianca in prima fila nei banchi della Chiesa e del Santuario di Sovere. Adesso è confusa nella bambagia delle nuvole. È da un anno che non sei accomodata nelle poltroncine rosse del teatro loverese. Adesso ti godi altri spettacoli dall’alto fra l’arcobaleno dei tramonti di febbraio. E’ da un anno che il motore della tua auto sempre acceso, pronto a partire ad ogni invito e pronto ad accogliere ogni occasione per invitare, ha messo il turbo/Adesso chissà cosa godrai da lassù…Ti immagino sorvolare i continenti dove ti portava il tuo amore per i viaggi, i bambini in difficoltà e le missioni, non più con il corpo ma con lo spirito. Oltre la nostra vecchia Europa hai seguito rotte tracciate da altri in Africa, Asia, America latina lasciando sempre un segno tangibile e tanti sorrisi. Non certo e non solo per restituire ai più poveri e bisognosi l’abbondanza dei talenti ricevuti ma per moltiplicarli a oltranza, ben sapendo che vale la pena essere generosi, non considerando l’umana ingratitudine, come la parabola dei lebbrosi guariti insegna….

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