SOVERE – Quel giorno che i vigili salvarono un ragazzo che voleva suicidarsi: “L’ho fermato con la scusa di un controllo, siamo rimasti a parlare per molto tempo e…”

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Era il 13 agosto del 2022, quel pomeriggio ero sul terrazzo di casa, era il mio giorno libero, quando ho guardato il telefono, ho notato la notifica del transito della macchina di un ragazzo di 21 anni scomparso da qualche giorno”, inizia così il racconto dell’assistente esperto Giuseppe Cantamessa e del comandante della Polizia Locale di Sovere Gabriele Pezzotti.

Un pomeriggio che doveva essere come tanti altri, una calda giornata estiva che per i due agenti si è trasformata in una corsa contro il tempo. Il comandante è seduto alla scrivania, è passato ormai un anno e mezzo da quel giorno, ma i ricordi sono ancora nitidi, forse indelebili.

A dare il via all’operazione è proprio l’agente Cantamessa, che tra pochi mesi andrà in pensione: “Ho iniziato a guardare le telecamere e l’ho rintracciato, era nelle nostre zone… non ci ho pensato due volte, ho chiamato il comandante, convinto che fosse in servizio”.

Dietro gli occhiali lo sguardo si fa lucido: “Ero a Brescia – riprende Pezzotti -, ma era una situazione molto delicata e dovevamo fare qualcosa. In ufficio non c’erano agenti, ho detto a Beppe di seguirlo con le telecamere e che io sarei rientrato immediatamente”.

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